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Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
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"No all'impianto di Lusurasco". Ma per il voto manca il numero in aula LE FOTO
   

Aggiornamento - Colpo di scena nella seduta di consiglio provinciale, nella quale si è discusso della progettata centrale a biomasse di Lusurasco (comune di Alseno) e che si è svolta davanti ad un folto pubblico di abitanti della frazione: al momento del voto sull'ordine del giorno presentato dai gruppi di maggioranza, la minoranza è uscita dall'aula facendo mancare il numero legale. La seduta è così stata sospesa.
Il Consiglio è stato completamente dedicato alla discussione sull'impianto energetico in comune di Alseno.
Al termine del dibattito, sono stati presentati tre ordini del giorno: il primo, proposto da Mario Vincenti, consigliere del Gruppo misto, chiedeva di sottoporre la questione, prima di assumere ogni decisione, alla commissione consiliare competente, da convocare, ovviamente, prima del 28 novembre, giorno in cui si riunirà la conferenza dei servizi che dovrà esprimere il suo parere sulla possibilità o meno di realizzare l'impianto; il secondo, proposto dai gruppi di minoranza, invitava la Provincia a fornire le proprie osservazioni al comitato di cittadini che si oppone all'impianto e a chiedere, in conferenza dei servizi, di sottoporre il progetto alla valutazione di impatto ambientale; il terzo, proposto dai gruppi di maggioranza, invitava la Giunta a verificare che in conferenza dei servizi si prendano in considerazione tutti i possibili impatti ambientali conseguenti alla realizzazione dell'impianto, a chiedere che si utilizzino, per far funzionare l'impianto, solo i materiali prodotti dall'attività industriale di Conserve Italòia, a rispondere a tutti i dubbi avanzati dal comitato di Lusurasco e a garantire la più ampia informazione e trasparenza sulla vicenda
Fallito un tentativo di Gualazzini di fondere i tre ordini del giorno in un solo documento, si è votato.

Il primo ordine del giorno (Vincenti) è stato respinto con il no dei gruppi di maggioranza e l'astensione di quelli di minoranza e dello stesso proponente. Dell'ordine del giorno della minoranza è stata approvata all'unanimità la prima parte (fornire indicazioni al comitato di cittadini) ed è stata respinta la seconda, relativa alla richiesta di Valutazione di impatto ambientale (a favore solo i consiglieri di minoranza, no dei consiglieri  di maggioranza, Vincenti si è astenuto). Il terzo ordine del giorno, come detto in apertura, non è stato votato: la minoranza è uscita dall'aula facendo mancare il numero legale. In aula sono rimasti undici consiglieri, per garantire validità alla seduta ne occorrevano tredici. Al presidente Gualazzini non è rimasto altro che sciogliere il consiglio.
Da sottolineare che il consigliere Raimondo Magnani, indipendente di Rifondazione comunista, non ha partecipato alle votazioni, uscendo dall'aula.

 

Aggiornamento -  "Abbiamo appena concluso una sessione in cui la Provincia si è espressa in una direzione. Chi conosce questa pratica sa che è una questione difficile - afferma Tommaso Foti (An) - è irrituale la presentazione durante la Conferenza dei Servizi di un progetto che stravolge quello precedentemente presentato. Io capisco le convinzioni personali dell'assessore Ziliani, io stesso sono favorevole alle centrali a biomasse, però non si può generalizzare. Occorre confrontare le cose che si possono confrontare: non sono paragonabili impianti che utilizzano mais dolce e deiezioni degli animali. Io mi sarei aspettato risposte ad un quesito fondamentale: che spazi di stoccaggio ha bisogno? Possiamo avere criteri certi? Io vorrei che la Conferenza dei Servizi ascoltasse anche il parere del Consiglio Provinciale, considerato che ascolta già quello del Comune di Alseno. Serve dare una risposta alle domande avanzate dal Comitato".

"Siamo di fronte ad un problema complesso - dice Adriana Bertoni (Ds) -. Compito della politica sia quello di fare un grande sforzo per fare scelte giuste. La cosa che più mi ha colpito in questa vicenda è che sono tutti l'uno contro l'altro, comitato e lavoratori. La nostra responsabilità di amministratori è quella di favorire il dialogo e il confronto. Auspico una piccola alleanza, tale per cui questa comunità non si spacchi. Io mi riconosco nella sintesi che ha fatto il presidente del consiglio Gabriele Gualazzini, ovvero nessun pregiudizio nei confronti delle energie alternative. Se oggi dicessimo si, oppure no, questo parere non varrebbe nulla nei confronti della Conferenza dei Servizi. Non ci devono essere interferenze politiche. La politica deve avere un ruolo, ovvero quello di favorire le energie alternative, ma con la garanzia per la salute dei cittadini".

"La relazione di Ziliani è un messaggio politico. Il centro di ricerca biomasse di Perugia non ha mai riscontrato un impianto simile. A mio avviso serve un piano energetico. Ad oggi non ci sono risposte tecniche adeguate per questo caso. Ci sono ancora troppi punti interrogativi" è la replica di Patrizia Barbieri (Oltre i partiti).
 

"Sono sinceramente convinto che il Comitato di Lusurasco abbia il diritto e, soprattutto, il dovere di pretendere che l’impianto sia realizzato con le migliori tecnologie disponibili e che si garantiscano le più efficaci ed efficienti modalità gestionali. A tal fine sono sicuro che la Conferenza dei Servizi saprà operare per assicurare questi obbiettivi. Sono altrettanto convinto però che una posizione di netta chiusura ad un impianto che si prefigura, a mio parere, ad impatto ambientale nullo se non addirittura positivo, renda un pessimo servizio alla collettività, anche a quella di Lusurasco".  Così l'assessore all'Ambiente Ziliani conclude l'illustrazione del progetto di Lusurasco.

Sala consiliare gremita oggi per la presentazione dell'impianto energetico di Lusurasco, in programma in Provincia. Numerosi cittadini di Alseno hanno preso parte alla seduta, che vedrà una relazione dell'assessore all'Ambiente Gianluigi Ziliani. In apertura di seduta il vice presidente della Provincia, Mario Spezia, ha ricordato il partigiano "Nato", Felice Ziliani, mancato nei giorni scorsi.

Non solo il progetto di impianto energetico a Lusurasco in discussione nella seduta di Consiglio provinciale che si tiene lunedì 10 novembre, alle 15, nella abituale sala al piano terra della sede della Provincia, su convocazione del presidente del Consiglio, Gabriele Gualazzini. Oltre a questo tema, che verrà discusso dai consiglieri sulla base di una relazione dell'assessore all'Ambiente Gianluigi Ziliani (ci sarà la possibilità per i consiglieri di presentare ordini del giorno, da discutere e votare), la seduta prevede le abituali comunicazioni dei consiglieri e discussione e voto sugli indirizzi di programmazione per migliorare e qualificare le scuole dell'Infanzia e i servizi per i bambini fino a 3 anni (gli indirizzi per le scuole dell'infanzia saranno illustrati dall'assessore Fernando Tribi, gli indirizzi per i servizi per bimbi fino a 3 anni dall'assessore Paola Gazzolo). L'ordine del giorno della seduta prevede anche l'esame di tre interrogazioni: una presentata dal consigliere Luigi Fogliazza (Lega Nord Padania) per avere informazioni sullo “stato del programma di interventi sull'ipotizzata nuova strada di val Nure” (risponderà l'assessore Patrizia Calza); una presentata dal consigliere Massimiliano Dosi (lega Nord Padania) per chiedere di verificare la sicurezza della nuova tangenziale di Lugagnano ed adottare, eventualmente, misure adeguate; una presentata dal consigliere Tommaso Foti (AN) relativa ai problemi che i pendolari piacentini potrebbero trovarsi ad affrontare con l'avvio del servizio della linea ferroviaria ad alta velocità sulla tratta Milano - Bologna

Ecco l'appello lanciato da chi si oppone alla costruzione dell'impianto a Lusurasco

 

 

 

 

Siete tutti invitati alla seduta del consiglio provinciale che si terrà presso la sede della Provincia di Piacenza  in corso Garibaldi 50 a sostegno di Italia Nostra e del comitato “Difendiamo la nostra salute” per impedire la costruzione nei pressi della frazione di Lusurasco di un impianto produzione energia elettrica con trattamento di scarti vegetali.

 

Conserve Italia intende realizzare a Lusurasco (Alseno) UN IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA con trattamento di biomasse vegetali (scarti di mais piselli e fagioli).

Vi sono forti dubbi che tale impianto rientri fra le fonti di energia rinnovabili: In effetti le biomasse che si intendono “trattare” sono scarti altamente putrescibili della produzione dello stabilimento, che sembrano in realtà a tutti gli effetti dei rifiuti.

Tonnellate di rifiuti verrebbero stoccati in un area che dista appena 30 metri dalla strada provinciale che da Fiorenzuola porta a Castellarquato, non che a 500 metri dalla frazione di Lusurasco.

Per diminuire l’emissione di odori sgradevoli che sono attesi Conserve Italia ha previsto di farsi carico della realizzazione di un sistema di deodorizzazione che prevede l’installazione di un cannone girevole di nebulizzazione di un prodotto irritante denominato idragel.

Come sarà bello in futuro nei week end estivi a piedi e in bicicletta o in macchina raggiungere il prestigioso borgo medievale di Castell’arquato dopo essere stati, al passaggio dallo stabilimento Conserve Italia, deodorizzati a dovere e a spese dello stesso stabilimento.

 

Paolo Buttiglieri

Portavoce “Amici di Beppe Grillo della Val d’Arda”
347 2983592
paolobuttiglieri@alice.it
 
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