E' arrivato ieri l'ok del consiglio comunale a una pratica urbanistica di lungo corso: lo stabilimento Paver di Borgotrebbia può ampliarsi per realizzare, in un'area adiacente, un piazzale di stoccaggio dei prodotti lavorati (blocchi per costruzioni). Un'area di 65mila metri quadrati che da classificazione agricola diventa ora produttiva, con capacità edificatoria pari a zero.
L'approvazione ha riguardato anche il collegato piano edilizio presentato dall'azienda di Giuseppe Parenti per l'intero stabilimento di Borgotrebbia: in una parte dei 124mila metri quadrati dell'insediamento viene consentita la costruzione di quattro capannoni a servizio dell'attività industriale, la realizzazione di un parcheggio, di una rotonda, di una fascia verde (10mila metri) di rispetto ambientale a mitigazione del potenziale impatto sul parco fluviale del Basso Trebbia, previsto in quella zona con perimetro confinante con l'area Paver. Ci sarà inoltre l'acquisto dal Comune di piccoli appezzamenti di terreno collegati per 183mila euro.
Astenuti il centrodestra e Gianni D'Amo (Piacenza Comune), Piacenza Libera ha votato a favore insieme a Pd e Per Piacenza con Reggi, mentre Rifondazione Comunista non era in aula.
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