Liberalizzazione per le attività di acconciatore ed estetista, controllo più rigidi per quelle di tatuatore e piercing. È quanto prescrive il nuovo regolamento relativo a questa tipologia di esercizi, approvato ieri dal consiglio comunale di Piacenza.
La liberalizzazione ha come riferimento il decreto-Bersani, che ha rimosso alcuni vincoli all'apertura degli esercizi: non sarà così più necessario ottenere una autorizzazione dall'apposita commissione, ma basterà una dichiarazione di inizio attività; non ci saranno più obblighi di distanza tra negozi affini di acconciatura: 300 metri in centro e 400 metri in periferia; abolito infine l'obbligo di rispettare il giorno di chiusura settimanale.
Più controlli invece per i negozi dove si praticano i tatuaggi e i piercing, il cui numero è cresciuto negli ultimi anni, parallelamente al diffondersi - tra i giovani, ma non solo - della "body-art", la moda di decorarsi il corpo con, appunto, tatuaggi e piercing. La giunta ha recepito le più restrittive indicazioni di una legge regionale relativamente a pulizia, disinfezione e sterilizzazione degli strumenti di lavoro. Lo ha spiegato l'assessore al commercio Sabrina Freda
Giro di vite per i minorenni: non sarà più consentito farsi tatuare (o applicare piercing) liberamente, occorrerà che siano accompagnati da un genitore ed è previsto l'obbligo di presentazione di un'autorizzazione scritta di chi esercita la patria potestà.
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