Il presidente della commissione aree militari Gianni D'Amo ha formalizzato davanti ai capigruppo del consiglio comunale le sue dimissioni, preannunciate durante la seduta di lunedì scorso. Lo ha fatto attraverso una lettera indirizzata al presidente del consiglio Ernesto Carini: "La commissione, che era nata con un impegno unanime di tutte le forze - ha spiegato - rappresentate in consiglio, ha registrato il sostanziale disimpegno dei principali gruppi di opposizione (Alleanza Nazionale, Lega Nord e Forza Italia): un radicale mutamento del quadro politico. Credo che non sia utile alla città far vivere una commissione che non ha più lo spirito di condivisione bipartisan iniziale. Il rischio è quello di esporre la commissione e il suo presidente a un lungo logoramento e quindi a una brutta figura. Per questo ho scelto di rimettere il mio mandato davanti al consiglio comunale, che mi aveva eletto. Non posso fare il presidente di una parte sola, con le forze politiche che stanno al governo nazionale in posizione ostile". D'Amo ha anche ribadito di essere soddisfatto del lavoro fatto sin qui dalla commissione: "Il livello del documento licenziato è buono - ha affermato - e ritengo che abbiamo avuto il merito di stimolare l'amministrazione a stringere i tempi per l'avvio della stesura del Psc (piano strutturale comunale ndr), che non è mai stato così vicino come oggi". E' ragionevole pensare che dopo il disimpegno delle forze di opposizione e la scelta di D'Amo, per la commissione aree militari il futuro sia segnato.
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