In questi giorni ha serpeggiato un po' sottotraccia ed ora che i giochi sembrano fatti, il malumore per la designazione Paola De Micheli, quale terza candidata piacentina con possibilità di elezione nella lista regionale del Partito Democratico, è uscito allo scoperto. L'assessore al bilancio della giunta comunale aveva uno sponsor di tutto rispetto, il sindaco Roberto Reggi, il quale non ha fatto mistero di sostenerla anche al di là del risultato delle cosiddette "primariette": la consultazione promossa fra gli aderenti ai circoli del Pd, che aveva fatto emergere una rosa di nomi di possibili candidati graditi alla base. All'interno della quale si trovava pure il nome di Paola De Micheli, ma di certo non fra quelli più "gettonati": personalità come Patrizia Calza e Barbara Corso hanno infatti riscosso un favore più largo e univoco nelle assemblee. A giocare a favore della De Micheli non solo gli equilibri politici regionali, che assegnavano a Piacenza un posto per una donna di estrazione "lettiana" (in questo senso il sindaco Reggi ha fatto valere fino in fondo il credito acquisito con il risultato alle primarie del 14 ottobre, e anche il suo rapporto personale con il sottosegretario di Prodi), ma anche la sua conoscenza diretta con Enrico Letta, approfondita in particolare in occasione della convention che si tenne a Piacenza nel mese di settembre.
Pierluigi Bersani alla Camera e Anna Finocchiaro al Senato: sono i capilista del Pd in Emilia Romagna.
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