Anche Piacenza ha la sua pista per Mountain bike. Si snoda su un percorso di 107 chilometri, per l'80% sterrati, per il resto coincidenti con strade comunali o provinciali, nel territorio di quattro comuni: Vernasca (il capoolinea è a Vigoleno), Lugagnano, Morfasso, Farini, toccando località come il Parco provinciale, Prato Barbieri, S. Franca, il passo del Pelllizzone, Groppallo. Veleia. Sarà contrassegnato da un segnale giallo e arancione, tracciato su tabelle (650 circa) o su altro materiale ai lati della pista. E' una 'iniziativa che si deve all'associazione Lugagnano Off Road (che ha delineato il tracciato), Provincia, SOPRIP, Comunità montana Nure Arda e quattro Comuni coinvolti. E Uppennino piacentino. L''UE ha dato un suo supporto, tramite SOPRIP. Punto di riferimento fondamentale, per seguire il tracciato, sarà una cartina, presentata oggi in Provincia, in conferenza stampa, dall'assessore provinciale al Turismo Mario Magnelli, dal presidente della Comunità Montana Nure Arda Gianluigi Molinari, dal vicepresidente di SOPRIP, senatore Antonio Vicini, da Luciano Vespari e Stefano Brambilla, di Lugagnano Off Road, e da due dei sindaci dei comuni coinvolti, Antonio Mazzocchi (Farini) e Marco Rigolli (Morfasso). La mappa riporta il tracciato del percorso colorato in rosso, quello della viabilità provinciale e comunale adiacente (che per breve tratto, come detto, coincide con quello di mountain Bike) colorato in blu, e quello dei percorsi secondari (di più facile percorribilità rispetto al percorso in rosso) in colore verde. Tra i tratti più duri, quello che sale dal parco provinciale al Passo del Pellizzone (ricordiamo che la pista si percorre in senso orario, partendo da Vigoleno e muovendo verso Ovest). Tra i tratti meno duri, e quindi tra i più indicati per “le gite famiglia”, l'anello che corre intorno al lago di Mignano. In cartina anche una “legenda”, che indica l'altitudine dei vari centri toccati e dà suggerimenti su luoghi dove pernottare, posti di ristoro, centri di assistenza meccanica, aree archeologiche, rifugi, castelli, fontane lungo l'itinerario. La mappa è già in distribuzione nei luoghi di ristoro che aderiscono all'Associazione club di prodotto ed è disponibile sul sito Internert www.appenninopiacentino.it
> Della pista, è stato osservato in conferenza stampa, si sentiva la mancanza da noi. E' un servizio che già esiste altrove e che offre la possibilità sia di esercitare una sana pratica sportiva, sia di fruire in modo nuovo e più diretto delle considerevoli bellezze paesaggistiche e storico archeologiche delle zone attraversate.
Particolare soddisfazione per questa ulteriore offerta turistica della nostra provincia è stata espressa dall'assessore Magnelli. “La pista – ha detto - darà la possibilità di fare pratica sportiva e di scoprire in modo slow una delle parti più suggestive del nostro territorio. E' una opportunità anche per il club di prodotto dell'appennino piacentino, aggregazione di operatori turistici che punta sullo sport all'aria aperta per offrire un prodotto di sicuro successo”.
Da Gianluigi Molinari, un richiamo a come l'iniziativa è nata: “Fu SOPRIP che ci prospettò, qualche anno fa, la possibilità di fruire di finanziamenti comunitari, e noi l'abbiamo raccolta. L'obiettivo è creare un modello esportabile anche al resto del territorio piacentino e un prodotto vendibile fuori provincia”.
Da Antonio Vicini, la soddisfazione di SOPRIP per la realizzazione di un progetto che dà ai cittadini la possibilità di godere di una parte di territorio particolarmente suggestiva. Fondamentale, per realizzare progetti di questa portata, la sinergia tra tutti gli enti locali coinvolti, comunità montane comprese; enti che, ha detto Vicini, hanno una profonda utilità e che oggi sono ingiustamente penalizzati. Sulle caratteristiche del percorso si è soffermato Vespari (metteremo a disposizione personale tutto l'anno, ha confermato); Mazzocchi ne ha posto in rilievo l 'importanza per la valorizzazione dell'area attravesrata e in particolare del comune di Farini (una delle località toccate è Groppallo, dotata di attrezzate strutture alberghiere); Rigolli ha posto in luce, del progetto, il contributo, in collegamento ad altre proposte (come l'ippovia) alla promozione del territorio montano.