Si è conclusa con il voto quasi unanime del consiglio comunale (4 le astensioni), la vicenda pluriennale dell'area industriale dismessa dell'ex Acna, situata nel comparto nord della città. I quasi 40mila metri quadrati adiacenti alle mura farnesiane, occupati fino a 35 anni fa dagli stabilimenti chimici, dovranno essere opportunamente bonificati e successivamente ospiteranno verde, residenze (circa 60-70 appartamenti), uffici, 1500 metri quadrati di commerciale, e posti auto (oltre 600) in grado di servire anche il vicino centro storico. A tutto dovrà pensare la proprietà (la Porta Borghetto s.r.l.), che ha visto approvare dall'assemblea di Palazzo Mercanti un piano urbanistico più volte rimaneggiato negli ultimi anni.
La discussione in consiglio ha risentito dei fantasmi del passato e del difficile iter della pratica, in particolare nel mandato precedente. Quando l'amministrazione cercò di battere la strada della delocalizzazione degli interventi, scambiando i 40mila mq dell'Acna, da lasciare a parco, con quasi 190mila (sulla base dell'equivalenza degli indici urbanistici) di terreno agricolo a Cà degli Ossi, nella periferia sud. Un'ipotesi controversa che alla fine fu abbandonata nel dicembre del 2004, nel corso di una seduta carica di tensione a Palazzo Mercanti, anche sulla spinta di un pezzo della maggioranza di centrosinistra. A rivendicare il merito di aver fatto mutare rotta è stato Gianni D'Amo (gruppo misto), che è intervenuto energicamente, rammentando come "nel 2004 quello che si è rivelato oggi possibile, per mesi e mesi fosse spacciato come irrealizzabile". Il sindaco Roberto Reggi ha ribadito in aula che "avrebbe preferito la delocalizzazione", ma che in quelle circostanze preferì ritirare la pratica "a causa delle forti contrarietà al progetto, nonostante in consiglio ci fossero i numeri per approvarlo". Giorgio Cisini (Pd) ha invitato a guaradare avanti definendo la soluzione raggiunta come la "migliore possibile", insistendo sulla necessità di comprendere nel disegno di riqualificazione anche il bastione di Porta Borghetto.
Alla prova del voto solo 4 le astensioni, Gianni D'Amo (gruppo misto), Andrea Paparo (Pdl-An), Stefano Frontini (Pc Libera) e Carlo Mazza (gruppo misto). Mentre il resto del centrodestra ha votato a favore pur chiedendo all'amministrazione di vigilare sulle operazioni di bonifica e sulla qualità degli interventi urbanistici. Da segnalare che Giovanna Calciati (Pd) ha presentato un'ordine del giorno per chidere la realizzazione di un servizio nido all'interno della circoscrizione 1 con il coinvolgimento della proprietà dell'ex Acna. Documento ritirato dopo l'impegno diretto in tal senso del sindaco Reggi.
Qui leggi il piano di riqualificazione dell'area ex Acna.
Galvani nel gruppo misto
Da segnalare che il consigliere Bruno Galvani ha formalizzato le sue dimissioni dal gruppo di Rifondazione Comunista, chiedendo di passare al gruppo misto in compagnia di Gianni D'Amo e Carlo Mazza. Potrebbe compiere lo stesso percorso politico il capogruppo della lista Per Piacenza con Reggi Edo Piazza, che in rotta con la maggioranza del gruppo potrebbe decidere di uscire a breve.