Un personaggio eccentrico per le strade del centro storico: era Paolo Tofani, genio musicale degli Area in abiti da santone indiano che si è esibito presso il Conservatorio Nicolini nell’ambito dell’Open Day 2011 delle scuole piacentine.

Un concerto per promuovere un nuovo software della Apple, dal nome Logic, che consente di produrre una miriade di suoni. L’iniziativa si inseriva all’interno di una collaborazione (già biennale) con la filiale cittadina della casa informatica americana, a testimonianza dell’apertura dell’istituzione musicale cittadina all’innovazione elettronica applicata alla musica.

Membro del mitico gruppo rock progressive Area, manifesto culturale e politico italiano degli anni 70, Paolo Tofani ha inondato di suoni ricercati per più di un’ora la folta platea della sala concerti del Nicolini con la sua triconta vina, uno strumento simile alla sitar indiana inventato proprio dall’artista fiorentino convertitosi da diversi decenni alla religione vaishnava, una fazione dell’induismo. “Il mio dharma è proseguire nelle sperimentazioni sonore, alla ricerca della sintesi perfetta fra modernità e spiritualità”, ha rivelato il virtuoso pioniere italiano della musica rock elettronica, fautore della contaminazione fra informatica e musica. “L’informatica ha aperto nuovi orizzonti e inaugurato una stagione di liberazione spirituale simile a quella che ha investito il mondo nel 1968”, concludeva Tofani che si esibirà in una reunion con gli Area, a marzo, a Vicchio di Mugello.

Grande la soddisfazione fra il pubblico e fra gli organizzatori. “Non si poteva trovare artista più eclettico e appropriato per promuovere un’applicazione che favorisce in modo inedito le sperimentazioni musicali”, ha dichiarato con entusiasmo Massimo Marchini, redattore della rivista underground RockeRilla e gestore del punto vendita Futura Informatica della Macintosh, sponsor di un evento originale che somma modernità e impostazione musicale classica. “Un percorso formativo che il conservatorio ha intrapreso dal 2010 per convogliare altri linguaggi sonori all’interno della tradizione musicale tipica del Nicolini”. Ha sostenuto invece Isidoro Gusberti, referente del progetto “Il conservatorio e le scuole”.