COMUNICATO STAMPA SEGRETERIA PROVINCIALE ITALIA DEI VALORI PIACENZA:
Col referendum la parola passa ora ai cittadini
La Corte Costituzionale ha bocciato in parte il “legittimo impedimento” lasciando quindi aperta una scappatoia per Silvio Berlusconi: la presenza del Premier nelle aule dei processi potrà infatti saltare nel qual caso lo stesso sia impegnato in attività preparatorie o consequenziali alle funzioni di governo; conoscendolo ciò significa che d’ora in avanti ogni impegno assunto da Berlusconi risponderà alle caratteristiche di cui sopra. Rimane quindi un solo e unico strumento per costringerlo a farsi processare come devono fare tutti gli altri cittadini se vengono inquisiti: il referendum dell'Italia dei Valori, di cui la Consulta ha stabilito la piena legittimità. E' l'unica arma di cui disponiamo per cancellare una legge che non è solo illegittima e incostituzionale, ma ancora prima è immorale e ingiusta.
E’ stato inoltre ammesso dalla Corte il quesito di Idv riguardante la richiesta d’abolizione della legge sul ritorno al nucleare. Una decisione, quella di affidarsi ancora all’atomo, presa scelleratamente dal Governo passando sopra la testa degli italiani che non hanno avuto nessuna voce in capitolo. Dal pronunciamento della Corte non sarà più così, e spetterà proprio ad ogni cittadino decidere se vorrà o meno una centrale nucleare vicino casa. Una tecnologia pericolosa (alla luce dei numerosi incidenti verificatisi in Francia e, da ultimo, il disastro in Niger con 200.000 litri di fanghi radioattivi riversati nell’ambiente con conseguenze catastrofiche) e onerosa, nonostante su ogni rete nazionale vadano in onda spot subdolamente a favore del nucleare per i quali Idv ha presentato un esposto all’Autorità garante per le comunicazioni.
Sosterremo infine il quesito presentato dai comitati per l’acqua pubblica; “L’oro blu” è da ritenersi a tutti gli effetti un bene essenziale non sottoponibile a logiche di mero profitto. Nonostante le rassicurazioni del Governo abbiamo constatato che nelle città dove il pubblico non ha la maggioranza nelle società di gestione del servizio idrico le bollette hanno subito rincari fino al 300% (vedi Arezzo); oppure saremmo proprio curiosi di sapere se aziende private che legittimamente vogliono massimizzare i profitti si occuperanno – specialmente nelle zone montane - di investire nelle infrastrutture.
Alla luce di ciò ci sentiamo in dovere di ringraziare ancora una volta tutti coloro che sono venuti a firmare ai nostri banchetti nella Provincia di Piacenza, perché è grazie a loro se oggi possiamo ridare la parola alla cittadinanza festeggiando orgogliosamente una vittoria della democrazia calpestata ripetutamente da questo Governo.
Segreteria provinciale Italia dei Valori Piacenza
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