Un Massimo Trespidi a tutto campo quello intervistato durante la trasmissione PiacenzaEuropa in onda questa sera alle 23,30 su TeleDucato Piacenza. Il bilancio del 2010, la spinosa questione del fotovoltaico, ma anche il rapporto con le categorie economiche e gli equilibri politici a Palazzo Garibaldi: il presidente della Provincia si è sottoposto alle domande del conduttore Ippolito Negri e dei giornalisti ospiti in studio: Marcello Pollastri di "Cronaca", Massimo Paradiso dell'Agenzia Dire e Mauro Ferri di PiacenzaSera.it.
RAPPORTO POLITICA-ECONOMIA - Sulle esternazioni del sindaco Roberto Reggi dei giorni scorsi ("Camera di Commercio e Industriali sono club troppo esclusivi, a Piacenza decidono sempre i soliti quattro"), Trespidi ha dichiarato: "Credo nel primato della politica nei confronti degli altri poteri e anche sull'economia, alla politica spetta dettare gli indirizzi di governo. Al contempo la politica non si deve ingerire in questioni di natura economica". "Quanto al rinnovamento della classe dirigente - ha aggiunto - esiste un tema a 360 gradi, la gerontocrazia non riguarda solo chi opera in politica".
FOTOVOLTAICO - "Nella nostra provincia non esiste nessun boom del fotovoltaico, per numero di impianti siamo gli ultimi in Regione e anche le ultime conferenze dei servizi hanno bocciato il 50% delle richieste pervenute. La Provincia ha soltanto un ruolo tecnico di validazione di un iter che inizia nei comuni: non esiste alcuna discrezionalità politica nel processo decisionale".
EQUILIBRI POLITICI IN GIUNTA - "Non c'è nessun problema con la Lega Nord - ha affermato Trespidi - e dopo la sostituzione dell'assessore Allegri, la richiesta di assumere le sue deleghe (energia, ambiente ndr) è giunta proprio dal Carroccio perchè il presidente ha un ruolo di garanzia. Non penso di essere un presidente accentratore, ma pretendo che tutti i miei assessori conoscano esattamente l'attività dei colleghi".
OPERE PUBBLICHE - Rispetto alle contestazioni sul numero esiguo di opere pubbliche messe a cantiere nel 2010, Trespidi ha spiegato come la programmazione sia stata costruita senza considerare le risorse economiche del "tesoretto nucleare" sulle quali aveva potuto contare l'amministrazione Boiardi. "Le due annualità del tesoretto relative al 2009 e al 2010, per un importo complessivo di 1milione e 970mila euro, sono state bloccate dalla Ragioneria dello Stato per motivi contabili. Se arrivassero una parte di questi stanziamenti finanzierebbero il piano delle opere pubbliche del triennio 2011-13 e un'altra parte si tradurrebbero in azioni contro la crisi. Il piano è aperto a cambiamenti e integrazioni e intendiamo rimpolparlo con le politiche di risparmio attuate dall'ente".
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