Natale, tempo di auguri anche "istituzionali". Ecco il messaggio del presidente della Regione Vasco Errani:

"In questi giorni la Regione ha fatto una scelta importante approvando il bilancio 2011. Con uno sforzo straordinario abbiamo mantenuto i nostri impegni, dal trasporto pubblico locale ai servizi sociali, dal sostegno a internazionalizzazione e ricerca fino alla conferma di investimenti concordati con le forze economiche e sociali. Tutto ciò nel quadro di una crisi molto seria e di una manovra del Governo che ha ingiustamente tagliato oltre 340 milioni alla nostra Regione. Abbiamo comunque messo in atto scelte virtuose. Questa è la prima Regione in Italia ad aver abolito i vitalizi e ridotto le indennità dei consiglieri, tagliato sulle spese di funzionamento dimostrando responsabilità, serietà e capacità di buon governo.

Ci affacciamo al 2011 augurandoci e auspicando un anno migliore. E perché sia migliore occorre rafforzare alcuni valori di fondo della nostra comunità. Se qualcuno ha pensato in passato che con l’individualismo si sarebbero fatti dei passi in avanti, oggi deve prendere atto che è accaduto il contrario. Bisogna invece realizzare uno sforzo collettivo dove alcuni valori di riferimento come la solidarietà, l’equità sociale, la capacità di stare insieme siano riconosciuti, condivisi e valorizzati. Questo significa investire sulle grandi risorse che abbiamo a disposizione: la conoscenza, la scuola, la nostra università. Perché qui c’è il futuro dei nostri ragazzi e solo qui passa la possibilità che l’Italia abbia una collocazione nel mondo adeguata alle caratteristiche del nostro grande Paese. E non dobbiamo inoltre dimenticare cosa ci suggerisce la nostra migliore esperienza come Emilia-Romagna: se c’è qualcuno che sta male, quello è un problema di tutti noi. Il nostro benessere passa per quello dell’intera comunità.

Auguri a tutti per un anno migliore dunque, dove l’idea di solidarietà prevalga sull’egoismo, il lavoro sia al primo posto nelle politiche nazionali e locali, ci si impegni per una società libera, multietnica, sicura per tutti a cominciare dalle donne, dai bambini, dagli anziani.

Un anno migliore in un’Italia migliore, di questo abbiamo bisogno".

Questo invece il messaggio del presidente della Provincia Massimo Trespidi

“Un vero viaggio di scoperta non è cercare nuove terre, ma avere nuovi occhi” diceva Marcel Proust. In questo periodo di vacanze, tra regali, meritato riposo e amicizie ritrovate, il mio augurio ai piacentini si concretizza nella massima proustiana. Che la celebrazione della natività di Gesù rappresenti la nascita di un nuovo sguardo sulla realtà. Uno sguardo che abbracci l’interezza dell’uomo, che si apra al desiderio di infinito dell'io della persona. I “nuovi occhi” di Proust sono lo studente che capisce l’attinenza della fatica dello studio con il proprio destino e il proprio futuro, professionale e personale, sono gli occhi della mamma che si prende cura dei figli, consapevole che le proprie premure non sono oblatività a perdere, ma il gusto di un amore che travalica i confini del sacrificio, sono le notti degli imprenditori passate a studiare soluzioni per salvare le proprie aziende in crisi, consci del fatto che ogni scelta avrà conseguenze sui destini di dipendenti e famiglie, sono il lavoro appassionato degli insegnanti che guardano alla formazione con responsabilità e senso di missione, sono il sudore sulla fronte degli operai che – sotto sole e neve – sono coscienti di essere il braccio operativo della produttività italiana, sono la bellezza della gratuità dei volontari, sono le apprensioni per i propri cittadini di presidenti, sindaci e amministratori. In una parola, i “nuovi occhi” di Proust sono il tutto rinnovato, la negazione della consuetudine, del “si dice” e “si fa”, la passione che si fa azione. Tra un brindisi, un abbraccio con i propri cari e meritato riposo, il mio augurio è che i piacentini scoprano, o continuino a ricercare, il gusto di guardare alle cose con questi nuovi occhi, per una vita migliore e una società più consapevole. Il Natale è un fatto che testimonia l’amore infinito di un Dio che ha scelto di patire e soffrire in carne umana per salvare i propri figli. Per questo è guardando a Cristo che riusciamo a concretizzare nella nostra vita l'esperienza di un uomo nuovo e di una nuova umanità. Auguri piacentini!”

Massimo Trespidi, presidente della Provincia di Piacenza