Parco fluviale del Trebbia, approvato dalla Giunta regionale l'atto di costituzione dell'Ente di gestione. Freda: il Parco potrà avviare la propria attività. Ora occorre irrobustire la "rete ecologica" del piacentino e istituire il Paesaggio Protetto della Val Tidone
Bologna - La Giunta Regionale ha approvato l’atto di costituzione dell’Ente di gestione del Parco regionale fluviale del Trebbia. Si tratta di una deliberazione che consente ai Comuni interessati e alla Provincia di Piacenza di procedere alla nomina degli organi del Parco e cioè: Presidente, Consiglio, Comitato esecutivo e Sindaci revisori. Il Parco, che si estende per una superficie di oltre 4.000 ettari e interessa il territorio di sei comuni, può così avviare la propria attività a pieno regime sulla base dello Statuto che nelle scorse settimane è stato approvato dagli Enti soci. Alla gestione provvisoria esercitata dalla Provincia si sostituirà ora quella definitiva del Consorzio che dal prossimo anno potrà contare su un contributo finanziario della Regione, oltre a quello degli Enti locali. Tra i suoi primi atti il Consorzio dovrà presentare alla Regione un primo gruppo di progetti di investimento per la tutela e la valorizzazione del Parco stesso. Si dovrà inoltre avviare anche il lavoro per dotare l’area protetta piacentina degli strumenti di gestione e cioè il Piano Territoriale del Parco ed il Regolamento.
“Con questo atto della Giunta regionale si conclude un lungo percorso per la costituzione del Parco del Trebbia che finalmente si potrà dotare dei propri organismi dirigenti ed avviare la propria attività. – ha detto Sabrina Freda, assessore regionale all’ambiente - Anche la provincia di Piacenza ha un Parco regionale e può vedere riconosciuto il proprio valore ambientale e naturalistico. Ora occorre irrobustire tutta la “rete ecologica” del piacentino fatta dei Siti della rete natura 2000 e di aree di collegamento ecologico. Auspichiamo che nei prossimi mesi la Provincia proceda anche alla istituzione del Paesaggio Protetto della Val Tidone previsto dal programma Triennale Regionale delle Aree Protette”.
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