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Il nuovo ponte dei record. Ciucci (Anas): "Crollo dovuto alle piene" VIDEO e FOTO

In una mattinata assolata e gelida la cerimonia di inugurazione del nuovo ponte sul Po. A poche decine di metri da Barriera Milano sono stati allestiti una serie di stand e gazebo riscaldati per ospitare le autorità con il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli e quello della Difesa Ignazio La Russa. Presenti anche il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e il segretario del Pd Pierluigi Bersani. La diretta web su PiacenzaSera.it 

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"IL CROLLO DOVUTO ALLE PIENE" - Il presidente dell'Anas Pietro Ciucci, intrattenendosi con i giornalisti ha spiegato quali possono essere le cause del crollo del 30 aprile 2009. 'Lo sapete, c'e' un'indagine ancora in corso, ma di certo il crollo non è dovuto alla ruggine o all'ossidazione delle strutture. Dalle nostre verifiche, effettuate dopo la demolizione, pare che la frattura sia stata causata da un difetto della struttura metallica, una cricca dell'acciaio, come si dice in termini tecnici, in un punto nascosto e non soggetto a carico, imputabile alla piena, se non quella di quell'anno, a quelle precedenti'. Sono presenti alla cerimonia anche alcuni dei feriti del crollo del ponte

CIUCCI (ANAS): E' IL PONTE DEI RECORD - La cerimonia è iniziata con l'illustrazione da parte dell'ingegner Claudio De Lorenzo dell'Anas dei lavori compiuti. La parola è passata al presidente Ciucci che ha definito il viadotto nuovo "il ponte dei record, realizzato il soli 14 mesi". "La decisione di fare il nuovo ponte - ha aggiunto - e' stata presa da Anas in tempi celeri ed e stata portata a termine in poco piu di un anno. Abbiamo introdotto un nuovo modo di fare opere simili, con una regia che ha visto svolgere lavori su piu' livelli. Non vogliamo prenderci tutto il merito di questa opera, frutto della collaborazione con gli enti locali e la condivisione delle scelte con i territori. E' un ponte dei record per la durabilita e la sostenibilita ambientale. Avra' bisogno di manutenzione ogni 50 anni e realizzato con minor emissioni di anidride carbonica e che potrebbe ricevere una certificazione ambientale".

TRESPIDI: "ENTRO DICEMBRE 2011 IL NUOVO PONTE SUL TREBBIA"REGGI: "PONTE BELLO, LAVORIAMO ALL'ILLUMINAZIONE"  Parla Giuseppe Ravera, sindaco di San Rocco: "Grande soddisfazione per questo ponte che ripristina i collegamenti tra Emilia Romagna e Lombardia. Il percorso compiuto non e stato facile e non sono mancate asprezze. Ma quando si lavora con un obiettivo comune si ottengono risultati. Grazie Anas". La parola al sindaco di Piacenza Roberto Reggi: "Oggi festeggiamo un risultato non scontato. Grazie Anas. Sembrano lontani i tempi del dramma e del rischio che questa opera non vedesse la luce in tempi celeri. Grazie all'allora prefetto Luigi Viana. Si aveva l'impressione che non si comprendesse la gravita' della nostra situazione. Ma fu lo spirito di squadra a risolvere il problema. Grazie alla stampa piacentina e al vice direttore del Corriere, Gian Giacomo Schiavi, che portò il problema alla ribalta nazionale". "Questo ponte è bello e lavoriamo per renderlo bello anche di notte con un sistema di illuminazione artistica". Tra i presenti anche il consigliere comunale di Piacenza Edoardo Piazza vestito da babbo natale. Il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha preso l'impegno di inaugurare il ponte sul Trebbia nel dicembre 2011: "Di fronte al bisogno non occorre tentennare. Oggi siamo orgogliosi e fieri di fare parte del sistema Italia. Ci troveremo alla fine del 2011 a inaugurare il ponte sul Trebbia".

IL MINISTRO MATTEOLI: "SCELTA GIUSTA RIFARE IL PONTE" - Parla il ministro Altero Matteoli: "Quando e' crollato il ponte ho ricevuto tante telefonate per sollecitare il ripristino. Due le possibilità discusse con Ciucci, quella di ripristinare il vecchio ponte e quella di ricostruirlo nuovo e oggi abbiamo fatto la scelta giusta, voglio ringraziare Anas e tutte le maestranze. Con la regione Emilia Romagna il  rapporto sempre stato corretto. Questo modo di lavorare e sempre stato corretto. Il rapporto istituzionale sempre stato corretto. Sono contento per la presenza di La Russa e di Bersani, il ponte collega due regioni diverse politicamente. Con Bersani dobbiamo lavorare insieme per le infrastrutture che non hanno colore politico". LA RUSSA: "Quest'opera è un esempio di collaborazione fra istituzioni e di buona amministrazione".

BERSANI: IL PAESE HA BISOGNO DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA - Bella inaugurazione, bella giornata, ma questo Paese ha bisogno di manutenzione straordinaria. Pier Luigi Bersani segretario del Pd ha usato l'ironia rispondendo ai giornalisti, durante l'inaugurazione del nuovo ponte sul fiume Po. "Piuttosto facciamo risparmio sulle spese correnti - ha chiesto - ma bisogna mettersi in testa che la manutenzione è fondamentale e mi riferisco al crollo dello storico ponte sul Po che forse poteva essere evitato". "È una bella giornata che ci ricorda anche una brutta giornata - ha aggiunto - e quindi ricordiamoci che bisogna lavorare per le infrastrutture anche in termini di ordinarietà, perchè io vedo che ci sono pochi soldi per gli investimenti però sulle opere cosiddette speciali e straordinarie i soldi ci sono sempre, sull'ordinario non ci sono mai, bisogna invertire la rotta".

TRESPIDI ALL'INAUGURAZIONE DEL NUOVO PONTE SUL PO: “ORA AVANTI CON LA METROPOLITANA LEGGERA”
“Il nuovo ponte sul Po è stata una scommessa molto difficile, ma di fronte alle difficoltà abbiamo dimostrato di saper reagire al meglio. La politica ha dato una risposta all'altezza del suo ruolo e della sua responsabilità. L'opera realizzata è la risposta che la gente si aspettava. E' una vittoria di tutti, del Governo Berlusconi, dell'Anas, delle istituzioni locali, dei cittadini, che non hanno mancato di sollecitare costruttivamente l'opera. A dimostrazione che del sistema Italia dobbiamo andare orgogliosi e fieri. Ora avanti così anche con la metropolitana leggera Piacenza – Milano. Intanto a tutti do appuntamento a fine dicembre 2011 per l'inaugurazione del nuovo ponte sul Trebbia”. Così il presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi questa mattina al taglio del nastro del nuovo ponte sul Po, ricostruito in tempi record dopo il crollo del 30 aprile 2009. “Quello di oggi – ha dichiarato Trespidi – non è solo il ripristino di un collegamento tra due sponde, ma il ripristino di un collegamento strategico tra due regioni importanti, che sono il transito verso l'Europa. Dobbiamo cogliere l'entusiasmo, l'energia, la forza spesi a servizio della causa del ponte per un altro obiettivo che dobbiamo porci: costruire la metropolitana leggera di collegamento tra Piacenza e Milano. Dobbiamo sfruttare questo momento, la disponibilità e le risorse che le istituzioni vogliono investire, per vincere anche questa sfida. Insieme ce la possiamo fare”. Nel primo pomeriggio il presidente della Provincia ha sperimentato immediatamente una corsa sulla nuova ciclopedonale del ponte, insieme all'amico Lorenzo Schiavi. Reduce dalla maratona di New York il numero uno di palazzo Garibaldi giudica la nuova infrastruttura più adatta a correre “del Queensboro Bridge della Grande Mela (che collega il quartiere di Long Island City, in Queens, a Manhattan), che per oltre due miglia è in salita”. “Il ponte sul Po – ha commentato Trespidi al termine della corsa – è pianeggiante e concede anche una leggera discesa, la sua ciclopedonale è ottima e percorrerlo è uno spettacolo meraviglioso”. La Provincia - questa mattina al taglio del nastro con molti esponenti di giunta, il capo di gabinetto Domenico Bergonzi, il direttore generale Cinzia Bricchi - ha avuto parte attiva nella sfida della ricostruzione. Palazzo Garibaldi ha partecipato in modo fattivo alla conferenza dei servizi coordinata dal prefetto di Piacenza, agevolando in ogni fase procedurale l'iter tecnico-amministrativo sia per la realizzazione del ponte provvisorio che per quello definitivo. Nella fase di concepimento del ponte provvisorio l'amministrazione Trespidi si è adoperata perché questo consentisse il passaggio in entrambe le direzioni di marcia degli autobus di linea. La polizia provinciale negli ultimi giorni ha inoltre scortato i camion di sabbia utilizzati per le prove di carico per il collaudo statico del ponte. Sempre dalla Provincia era arrivata la richiesta all'Anas di farsi carico dei pedaggi autostradali per il periodo di disagio degli automobilisti. L'agevolazione è stata poi estesa fino al giorno dell'apertura del nuovo ponte. Dopo le 14 il presidente Trespidi ha inaugurato a modo suo il nuovo ponte, con una corsetta in tenuta da jogging (vedi ultima foto).

SALUTO del sindaco Roberto Reggi per inaugurazione nuovo ponte sul Po

Signor Ministro, Autorità, cari cittadini.
Oggi celebriamo, con la giusta solennità, la riuscita di un'impresa di successo, tutt'altro che scontata. Per questo desidero innanzitutto esprimere la mia gratitudine, e quella dell’intera comunità piacentina, in particolare a tutti i lavoratori, ai progettisti, ai dirigenti e a Lei, Presidente Ciucci, per l'ottimo lavoro realizzato.
Quanto sembra lontano il tempo drammatico del crollo, della paura di aver perso delle vite umane, delle accuse, dello spettro che la ricostruzione si trasformasse in un'odissea senza fine, come purtroppo e' successo tante volte in questo Paese, anche non lontano da qui. Sì, perché questo rischio l'abbiamo corso davvero,
nonostante l'immediata e preziosa azione di coordinamento effettuata dalla Prefettura, in particolare dall’allora prefetto Luigi Viana, che saluto con affetto e riconoscenza.
A quel Tavolo, nel corso delle prime settimane, si evidenziavano più i distinguo, i rimandi, gli scarichi di responsabilità, le ostilità reciproche, i conflitti di competenze.
Tutto fu complicato all’inizio, anche ottenere un'ordinanza di protezione civile – firmata il 15 luglio 2009 dal presidente del Consiglio, quindi due mesi e mezzo dopo, su proposta di Guido Bertolaso – che riconoscesse la gravità dell'evento e consentisse di intraprendere una via semplificata e più rapida, rispetto alla procedura ordinaria, per la costruzione di un nuovo ponte che avrebbe richiesto, altrimenti, almeno un quinquennio.
Si aveva l'impressione che mancasse la consapevolezza dell’impatto reale di quanto era successo, come se fosse crollato un ponte di collegamento tra due frazioni di una stessa città, piuttosto che un collegamento strategico tra il Nord e il Centro Italia. In fondo, che cosa volevano questi piacentini?! Un ponte – quello della A1 Milano-Bologna – comunque c'e l'avevano, si trattava di fare pochi km in più, quindi niente di drammatico. Il dibattito rischiava di concentrarsi soltanto sulla scelta di far pagare o meno il pedaggio di quello stesso ponte autostradale. Ma ai lavoratori, agli operatori del commercio e dell'industria, ai semplici cittadini che usano i servizi sanitari e scolastici locali, risultarono subito evidenti i danni immediati e futuri che avrebbe subito il territorio se non si fosse ripristinato subito il collegamento tra le due sponde.
Fu quello il momento in cui lo spirito di squadra, accomunando gli amministratori e i politici che misero da parte la propria appartenenza partitica, si rivelò vincente.
Non ci stancammo di ritrovarci, di ricercare insieme soluzioni, di condividere le scarse risorse a disposizione, di portare avanti – ciascuno per la propria competenza – le azioni di pressione ai vari livelli di governo.
Anche la stampa locale, cui da parte mia va oggi un attestato di riconoscenza, ha giocato un ruolo molto positivo di continuo stimolo, fino al momento in cui anche un grande quotidiano italiano, per merito del suo vicedirettore che è un bravo giornalista e un piacentino doc – Giangiacomo Schiavi, che non finirò mai di ringraziare – ha acceso i riflettori su un problema che non poteva essere considerato territoriale, ma rappresentava un'emergenza nazionale. Il 26 agosto 2009, il Corriere della Sera titolava così un articolo a firma di Giangiacomo: “Il ponte (provvisorio) sul Po: quattro mesi di inutile attesa”.
Quello, a mio parere, è stato il momento della svolta. I contatti con il presidente Ciucci si sono moltiplicati, all'inizio un po' ruvidi, è vero, ma sempre sinceri e costruttivi. Da lì è cominciato un percorso virtuoso che ci ha condotto, il 14 novembre 2009, a inaugurare quella straordinaria opera di ingegneria che, progettata e realizzata da Anas, ha svolto nel migliore dei modi la funzione di collegamento provvisorio tra le due sponde. Insieme, ci siamo assunti la responsabilità di scegliere la soluzione logistica, che poi si è rivelata ottimale, per la collocazione del ponte provvisorio, superando brillantemente un dibattito che evidenziava esigenze contrapposte e rischiava di bloccare tutto. Allo stesso modo, con consapevolezza abbiamo accettato gli oneri economici ed organizzativi conseguenti: i due Comuni e le due Regioni, in particolare, con generosità, mettendo a dura prova non solo i rispettivi Bilanci, ma anche la gestione della viabilità di un intero comparto cittadino, nonché l’impegno di vigilanza della Polizia Municipale.
Questo stesso percorso virtuoso e lo spirito di squadra ci hanno consentito, poi, di trovare l'ottimo compromesso tra la legittima esigenza di conservazione della memoria storica – rappresentata da una struttura con più di un secolo di vita – e la necessità di ricostruire un manufatto moderno, funzionale ed esteticamente all'altezza di essere considerato, con legittimo orgoglio, un bel biglietto da visita per un territorio laborioso e avanzato come il nostro.
E qui, presidente Ciucci voglio davvero evidenziare l'ottimo lavoro svolto da Lei e dai Suoi collaboratori.
Non era facile trovare le ingenti risorse necessarie per realizzare tutto questo, soprattutto in un momento di crisi come quello che stavamo e purtroppo stiamo ancora vivendo. Anche il governo ha mostrato la giusta sensibilità riconoscendo la priorità dell'intervento. Grazie, signor Ministro.
Ma al presidente Ciucci voglio esprimere la nostra gratitudine anche per averci messo a disposizione ottimi dirigenti e tecnici, a cominciare da Claudio De Lorenzo che si è preso veramente a cuore le esigenze emerse nei continui incontri che abbiamo avuto, e insieme all'ingegner Mele ha tradotto in progetto esecutivo le conclusioni dei vari tavoli tecnici. Grazie di cuore.
Il ponte è funzionale, rispettoso del contesto storico, e bello. Talmente bello che vogliamo che venga visto anche di notte. E' per questo che stiamo lavorando insieme a un progetto di illuminazione artistica che inaugureremo nelle prossime settimane. Ne stiamo pensando di tutti i colori!
Infine, ancora una volta insieme, saremo impegnati a ripristinare un'area che dal punto di vista ambientale ha subito varie compromissioni, ma sono sicuro che con lo stesso spirito che ci ha animato fino ad ora riusciremo a renderla anche più bella di prima. Mi riferisco in particolare all'isolotto Maggi e al Lungo Po, dove potranno riprendere i lavori di riqualificazione a cura del Comune di Piacenza, interrotti forzatamente con il crollo del ponte.
Dovremo altresì dare una risposta definitiva alle esigenze delle persone che si sono infortunate durante il crollo, a loro va il mio saluto più affettuoso.
Alla fine di tutte queste azioni, potremo davvero dire di avere trasformato una disgrazia in una grande opportunità per questo territorio e in un esempio per l’intero Paese.
Grazie a tutti.

IL COMUNICATO ANAS - Pietro Ciucci: è il ponte dei record. Abbiamo mantenuto gli impegni assunti. L'apertura dell'opera in tempi così rapidi è una scommessa vinta, frutto dell'operosità e dell'ingegno dell'Anas insieme alle imprese realizzatrici e al perfetto coordinamento con gli Enti Locali

Oggi, con l'apertura al traffico del nuovo ponte sul fiume Po, tra Piacenza e San Rocco al Porto, si concretizza in poco più di un anno e mezzo, 30 aprile 2009-18 dicembre 2010, il ripristino definitivo del collegamento tra due regioni: la Lombardia e l'Emilia Romagna.

Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, l'onorevole Pierluigi Bersani, il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, il Presidente della Provincia di Piacenza, Massimo Trespidi, il Presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, il Sindaco di Piacenza, Roberto Reggi ed il Sindaco di San Rocco al Porto, Giuseppe Ravera.

"Il Ponte  sul Po che unisce la Lombardia all'Emilia Romagna - ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli - è un esempio di come e di quanto sia efficace la sinergia tra istituzioni. Grazie ad essa, in questa occasione si sono registrati tempi record sia nella fase della progettazione che in quella delle procedure autorizzative e di realizzazione. Un vero esempio da imitare per le nostre infrastrutture. Desidero ringraziare Anas e quanti hanno collaborato ai vari livelli per restituire a questo territorio una struttura essenziale".

"Lo studio approfondito del progetto, dei dettagli costruttivi e delle fasi di fabbricazione - ha dichiarato il Presidente dell'Anas, Pietro Ciucci - hanno consentito all'Anas e all'impresa esecutrice di raggiungere questo successo e portare a compimento, nel rispetto dei tempi stabiliti, la grandiosa opera che quest'oggi si apre al traffico".

"L'apertura al traffico del nuovo ponte - ha dichiarato l'Assessore alle Infrastrutture Logistica e Trasporti della Regione Emilia Romagna, Alfredo Peri - è un risultato positivo, che deriva dal Tavolo che abbiamo costituito subito dopo il crollo della struttura precedente. Avendo partecipato attivamente, ringrazio il prefetto di Piacenza di allora, gli enti locali, i colleghi della Lombardia. E' stato fatto un buon lavoro da parte di Anas; un ringraziamento va alle imprese e alle maestranze che hanno lavorato con professionalità e celerità. Dispiace che risultati come questo siano un'eccezione: si dovrebbe lavorare perché diventino una regola. Ma su molte altre opere siamo ancora troppo lontani".

"A chi, sfiduciato, da una sponda all'altra del Po - ha dichiarato l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia Raffaele Cattaneo -, ci diceva dopo il crollo che avrebbe dovuto aspettare almeno 30 anni per avere un ponte nuovo, avevamo assicurato che non sarebbe stato così: con la costruzione, prima del ponte provvisorio, e poi con l'immediato avvio dei lavori per quello definitivo, in meno di 18 mesi abbiamo saputo far fronte con prontezza ai disagi che un evento straordinario, come l'improvviso crollo, aveva creato. Oggi abbiamo dimostrato che la sinergia tra gli enti funziona e per questo voglio ringraziare Anas e il suo Presidente Pietro Ciucci per aver saputo far fronte brillantemente a questa emergenza, portando a compimento la promessa fatta mesi fa: cioè di ripristinare nel più breve tempo possibile un collegamento importante per le relazioni tra Lombardia ed Emilia Romagna".

"Il 18 maggio 2009 - ha proseguito il Presidente dell'Anas - presso la Prefettura di Piacenza, ho illustrato le strategie che l'Anas avrebbe adottato per il ripristino provvisorio della viabilità e per la ricostruzione di un nuovo ponte; oggi possiamo dire di aver mantenuto tutte le promesse, rispettando i tempi di realizzazione dell'infrastruttura e la qualità attesa dell'opera".

Decisiva è stata anche la scelta di condividere ciascun passaggio decisionale con le Istituzioni e gli Enti Locali interessati, sia nell'ambito della Conferenza dei Servizi, aperta il 10 giugno 2009 e conclusa il 1° luglio 2009, sia durante specifiche riunioni, nel corso dei lavori.

"La collaborazione tra l'Anas e gli Enti e le Istituzioni Locali - ha confermato il Presidente Ciucci - è stata intensa e proficua: un modello di condivisione di tutte le scelte, un esempio per il sistema Paese".

Il progetto del ponte è stato redatto sulla base di criteri innovativi massimizzando durata e sostenibilità, andando quindi oltre la classica impostazione fondata sui criteri di architettura, sicurezza statica e funzionalità. Il progetto ha praticamente triplicato l'intervallo temporale previsto per la manutenzione straordinaria, portandolo a cinquanta anni. La soluzione tecnica prescelta, inoltre, è in grado di minimizzare l'emissione di gas responsabili dell'effetto serra, per l'intero ciclo di vita dell'opera, rispetto alle soluzioni alternative prospettate. Per questo il ponte risulta essere ad oggi la prima grande infrastruttura europea, progettata e realizzata con quantificazione di sostenibilità ambientale.

Nel quadro della sostenibilità, i futuri obiettivi relativi all'opera riguardano lo sviluppo dell'analisi del ciclo di vita (life cycle assessment) che quantifichi i benefici ambientali prodotti dal progetto. Tale analisi consentirà di procedere a una certificazione di prodotto (enviromental product certification), effettuata da un ente certificatore accreditato, secondo gli standard di riferimento internazionali predisposti dall'International EPD Consortium.

"Il nuovo ponte sul Po - ha concluso Pietro Ciucci -, unico al Mondo, avrà un marchio di prodotto ambientale".

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ATTENZIONE AGLI INGORGHI - Non è ancora definito l'orario esatto di apertura per il nuovo ponte. Il timore da parte dell'Amministrazione comunale è quello di ingorghi per gli inevitabili curiosi che vorranno percorrere la struttura. Indicativamente però la percorribilità inizierà nel pomeriggio, una volta che saranno smantellate le strutture utilizzate per l'inaugurazione.

BARRIERA MILANO ZONA 30 - In concomitanza con la riapertura del Ponte sul Po, cambia a viabilità di piazzale Milano, a partire dalle 15 di oggi e fino al 31 gennaio 2011, l’area diventa “zona trenta”, per cui è istituito il divieto di velocità di 30 chilometri orari. Da domani sarà inoltre esteso anche al traffico veicolare del ponte il divieto di circolazione dei mezzi pesanti (con pieno carico superiore a 3,5 tonnellate). "Prestiamo attenzione a una zona che non è stata utilizzata da un anno e mezzo" ha spiegato l'assessore alla Mobilità Pierangelo Carbone. 

L'INAUGURAZIONE - Interverranno inoltre Pietro Ciucci, presidente Anas S.p.A., Giuseppe Ravera, sindaco di San Rocco al Porto, Roberto Reggi, sindaco di Piacenza, Pietro Foroni, presidente della Provincia di Lodi, Massimo Trespidi, presidente della Provincia di Piacenza, Alfredo Peri, assessore Infrastrutture Logistica e Trasporti Regione Emilia Romagna e Raffaele Cattaneo, assessore Infrastrutture e Mobilità Regione Lombardia.
 
Il nuovo viadotto riceverà poi la benedizione del vescovo di Piacenza - Bobbio Gianni Ambrosio e di quello di Lodi Giuseppe Merisi. Piacenza Sera.it seguirà l'evento in diretta web.

PONTE PROVVISORIO ADDIO -  L’Anas comunica che, in considerazione dell'apertura al traffico veicolare del nuovo ponte sul Po, fissata per sabato 18 dicembre 2010, il collegamento provvisorio tra Piacenza e San Rocco al Porto terminerà l’esercizio a partire dalle ore 9,00 di domenica 19 dicembre 2010. “Il ponte provvisorio a elementi galleggianti – ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – ha svolto un ruolo di fondamentale importanza, assicurando il collegamento tra le due sponde emiliana e lombarda, per poco più di un anno”. “L’intera opera – ha proseguito il Presidente Ciucci –, unica in Italia, è stata realizzata in 94 giorni e dalla sua apertura, su un totale di 397 giorni fino ad oggi, è rimasta chiusa al transito per soli 29 giorni, periodo nel quale il livello idrico del fiume ha raggiunto punte di oltre 6 metri”. A partire da sabato 8 gennaio 2011, termine contrattuale dell’appalto di servizi e lavori, saranno avviate le procedure di smantellamento dell’opera.

 

 
Voci correlate:
  • ponte sul Po
  • Commenti:


    Crollo dovuto alle piene
    Ciucci... ciucciami il calzino !!!
    antonio silva
    19/12/2010  16.33

    Evviva
    Grande opera finita in tempi in linea con le aspettative.Peccato per i ciclisti che continuano a non usare la ciclabile(ne ho avvistati 2 già stamattina)
    Lybra
    19/12/2010  13.01

    complimenti
    Volevo fare i comlimenti a tutte quelle persone che anche con cattivo tempo(pioggia,neve ecc.)li ho visti fare il proprio lavoro!!! Grazie a tutti!!!
    antonella
    19/12/2010  00.43

    qui siamo matti
    adesso tessiamo le lodi di uno che ti spara e poi ti porta in ospedale? i ponti non crollano perchè ci passa sotto l'acqua! 8 metri non sono una piena epocale. dove è crollato poi ce ne erano un paio.
    baol
    18/12/2010  23.39


    io sono passato alle 21 ed era ancora chiuso, un simpaticissimo vigile con modi "affabili" e "gentili" mi ha detto di andare a prendere il provvisorio...
    christian
    18/12/2010  22.51

    APERTO? ma va là....
    ma andate tutti a ranare... alle 19:00 era ancora chiuso... :-(((
    Michele
    18/12/2010  21.33

    E quel ragazzo ferito?
    A proposito, in occasione del crollo si parlava di un ragazzo che aveva riportato lesioni particolarmente gravi,sarebbe bello se la redazione di Piacenza Sera ci potesse dare qualche notizia sulla sua salute.
    Massimo
    18/12/2010  19.36

    Grazie a tutti!!!
    Complimenti veramente a tutti! Grazie a tutti coloro che in condizioni climatiche a volte veramente estreme,hanno saputo realizzare un'opera importantissima.
    Emilio
    18/12/2010  15.37

    popolo bue
    e mo' tutti in coda per vedere il ponte...italioti del kaiser...fino a lunedì, che ne ho bisogno per andare a lavorare col cavolo che mi metto in coda....
    Luca
    18/12/2010  15.17

    Complimenti
    Volevo fare i complimenti all'Anas, all'amministrazione e a tutte le persone che sono riuscite a rispettare i tempi (molto brevi)..davvero complimenti!!!
    Sergio
    18/12/2010  14.13

    una cricca
    le cricche si formano con lo sforzo dovuto al carico elevato , poi il tempo fa il resto, punto e basta. faceva più bella figura se evitava di ricordarlo. il ponte andava rimodernato da un po' , ma si sa bisogna arrivare al limite per fare qualcosa.
    ALBERTO
    18/12/2010  13.27


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