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Asilo, niente merenda, proteste. I sindacati: "Decisione unilaterale"

Aggiornamento. Sull'argomento degli aumenti per le mense scolastiche e l'eliminazione della merenda per i bimbi dell'asilo intervengono anche le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil.

Avendo appreso dalla stampa che il Comune di Piacenza ha comunicato alle famiglie degli alunni frequentanti le scuole dell'infanzia, primarie e di I grado la propria intenzione circa le tariffe (aumento pari al 7,5%) e i servizi (abolizione della merenda nelle scuole dell'infanzia) per le mense a decorrere da gennaio 2011 e verificato quindi che il Comune non intende recedere da tali decisioni, si trasmette agli organi di stampa il documento di CGIL – CISL – UIL inviato all'Amministrazione Comunale nei primi giorni del mese di dicembre.
Si prende atto con rammarico che nonostante vi sia ancora un confronto in corso con le scriventi organizzazioni sindacali l'Amministrazione Comunale procede con le proprie determinazioni in modo unilaterale comunicando ai cittadini coinvolti le decisioni assunte e non ancora approvate dal Consiglio Comunale. 
Le segreterie Provinciali CGIL – CISL - UIL

Anche l'Udc Piacenza, attraverso il responsabile del dipartimento affari sociali Gianluigi Di Bella, prende posizione sugli aumenti delle mense scolastiche.

"Ritengo - scrive Di Bella - che l’aumento delle mense e dei prossimi servizi sia frutto di una scarsa gestione comunale, non ci si può sempre aggrappare alla scusa dei tagli di Governo! Tutti lo sapevano, solo Piacenza non ha preso contromisure".

"E cosi - aggiunge - ancora una volta sono le famiglie che devono pagare dazio. Ci sono delle priorità che devono essere rispettate e non mi sembra che il festival del diritto ed altre spese simili, possa essere più importante delle famiglie. Ricordando all’amministrazione prima di effettuare altri aumenti, che la crisi economica ha toccato soprattutto  le famiglie!"

"Per questo motivo auspichiamo - conclude - come del resto già avviene in molte altre città italiane, l’applicazione del quoziente familiare alzando i parametri ISEE e suggeriamo di ridurre le spese in quei posti attualmente non essenziali".

Niente merenda per i bambini iscritti alle scuole materne del Comune di Piacenza. Una misura dettata, come quella dell'aumento delle rette per i servizio mensa delle scuole piacentine, dal taglio di 3 milioni di euro di risorse contenuto in Finanziaria, spiega l'assessore al Futuro Giovanni Castagnetti. Ma intanto arrivano lettere di protesta in redazione, come questa che pubblichiamo integralmente.

Buongiorno,

in merito all'informativa in oggetto ritirata in mattinata presso la scuola dell'infanzia 'Vaiarini', chiedo conferma in merito al seguente punto:
sospensione della somministrazione della merenda finora riservata alle scuole dell'infanzia

Questo significa che dal 01/01/2011 ai bambini delle scuole dell'infanzia non verrà più somministrata l'abituale merenda delle ore 15:30 e dovranno, quindi, provvedere le famiglie a portarla da casa?

A tal proposito colgo l'occasione per esprimere tutto il mio disappunto per la decisione presa in tal senso dal consiglio comunale che non esita a sperperare inutilmente risorse enormi (€ 400.000 per finanziare sculture archittetoniche di pessimo gusto estetico, € 1.500.000 per il rifacimento (non richiesto) di piazza S.Antonino nonchè ulteriori migliaia di Euro per la sostituzione delle pietre della pavimentazione di piazza Cavalli, ecc...) e arriva puntualmente, invece, a batter cassa dalle famiglie per non tirar fuori qualche decina di Euro in più per le refezioni scolastiche riducendone allo stesso tempo la qualità del servizio (sospensione della merenda).
 
Se il Sindaco attua queste strategie al fine di perdere consensi poichè non è più interessato a ricoprire la carica di sindaco della città non dovrà necessariamente aspettare che cada il governo per tentare di farsi eleggere al parlamento.

Esprimendo nuovamente tutto il mio disappunto porgo distinti saluti.

Monica Ziliani
Mamma di un alunno della scuola dell'infanzia VAIARINI

la risposta dell'assessore Giovanni Castagnetti

"Capisco che davanti al taglio di servizi, come quello della distribuzione delle merede negli asili, la prima reazione possa essere quella di dire "fate una rotonda in meno". In realtà si tratta di iniziative che rientrano in due capitoli distinti del bilancio dell'amministrazione comunale, spesa corrente e investimenti, e non è pertando possibile spostare risorse da una parte all'altra. Il taglio dei trasferimenti agli enti pubblici deciso dal Governo Berlusconi va proprio a toccare la spesa corrente, quindi i servizi alla persona, all'infanzia, la manutenzuione del verde. A Piacenza i tagli ammontano a 3 milioni di euro. Abbiamo quindi dovuto decidere se preocedere ad un aumento del 20% delle rette delle mense o eliminare, per un giorno, il servizio di refezione. Abbiamo deciso di ritoccare le rette aumentandole del 7,5% e di eliminare la distribuzione delle merende.

 

 
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 stampa

Commenti:


bimbi prezzati
Gli assessorati insistono nel "mercificare" i bambini insistendo sul fatto che circa il 40% dei costi è a carico della comunità "anche di chi non ha figli iscritti". Un modo per alimentare una guerra fra poveri cercando di defilarsi dal'empasse.
Loris Burgio
17/12/2010  17.53

Per i corsi di lingue straniere per gli italiani i soldi ci sono
Rimanendo nello stesso capitolo di spesa e medesime competenze, l'assessore dovrebbe spiegare perchè ci siano i fondi per organizzare i corsi di Arabo, Macedone e Spagnolo per i bammbini italiani delle elementari (e il contrario non sarebbe più utile?)
Alberto
17/12/2010  16.01


la colpa al governo è diventata un alibi!!!!!!!!!
patrizia
17/12/2010  15.27


assessore Castagnetti, non mi dica che il costo della merenda ha un'influenza del 12,5%, si tratta di un pezzetto di pane e olio, pane e marmellata o ciambella. Guardiamo gli sprechi!!!!!!!!!
patrizia
17/12/2010  15.23

colpa di ch i?
Ricordo che la giunta reggi ha dato 30000 euro per pagare l'acqua al campo nomadi
riccardo
17/12/2010  14.36


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