Politiche sociali - Riunione della Consulta regionale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati. L'assessore Marzocchi: "La priorità è lavorare sull'apprendimento della lingua italiana. Massima attenzione agli effetti della crisi sulle persone immigrate"
Bologna – Diciotto cittadini stranieri, due per ognuna delle nove province, che hanno scelto da tempo l’Emilia-Romagna come propria casa. Più i rappresentanti di enti locali, sindacati, organizzazioni imprenditoriali dei datori di lavoro, terzo settore, Ufficio scolastico regionale, Consigli territoriali per l’immigrazione.
Per la prima volta nella nuova legislatura, si è riunita oggi la Consulta regionale per l’integrazione sociale dei cittadini stranieri immigrati, organo previsto dalla legge regionale 5 del 2004. La Consulta, nominata con decreto del presidente della giunta regionale, è presieduta dall’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi; il vicepresidente verrà eletto successivamente tra i diciotto stranieri. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, la programmazione sociale regionale in materia di integrazione dei cittadini stranieri per l’anno 2010-2011. Alla Consulta spetta infatti, tra i vari compiti, la formulazione di proposte alla giunta per l'adeguamento delle leggi e dei provvedimenti regionali alle esigenze emergenti nell'ambito dell’immigrazione, l’elaborazione di proposte e pareri sul programma triennale per l'integrazione sociale dei cittadini stranieri, e il supporto dell'attività dell'Osservatorio regionale sul fenomeno migratorio.
“Sono molto soddisfatta per quest’incontro – ha commentato l’assessore Marzocchi – , a cui erano presenti rappresentanti dei cittadini stranieri, istituzioni, forze sociali. Con questi presupposti, e con la consapevolezza di essere già una società multietnica a tutti gli effetti, possiamo realmente portare avanti politiche per l’immigrazione che nascono da un confronto reale e dalla collaborazione: è una Consulta che darà sicuramente molti frutti. Oggi – ha aggiunto l’assessore – tutti hanno condiviso le linee di indirizzo della giunta sull’immigrazione, e c’è accordo sulla priorità di lavorare sull’apprendimento della lingua italiana: ne discuteremo nel prossimo incontro. Altro punto sollevato dalla Consulta, a cui andrà la massima attenzione, è la crisi, che non ha risparmiato certo le persone immigrate, anzi: molte di loro, che vivono da tempo in Emilia-Romagna con le rispettive famiglie, hanno perso il lavoro e rischiano di perdere il permesso di soggiorno. Questo non è accettabile; ci impegneremo, per quanto è nelle nostre competenze”.
I rappresentanti degli stranieri nella Consulta sono Beatriz Paifer e Jamal Ouzine (provincia di Piacenza), Diana Dimitrova Teneva e Ousseynou Mbengue (provincia di Parma), Ana Katanoj e Joseph Thambinayagam (provincia di Reggio Emilia), Dautey Michael Kwasi e Onuchuko Thaddeus Ebelenna (provincia di Modena), Khaline Bouchaib e Ignacio Adelle (provincia di Bologna), Nadia Karouiti e Luzgarda Frtsancho (provincia di Ferrara), Lumturi Selaj e Todasca Bianca Maria (provincia di Forlì-Cesena), Babacar Pouye e Larysa Godovantes (provincia di Ravenna), Julia Alimasi e Edmond Kamaraku (provincia di Rimini).