Fiducia sia al Senato, sia alla Camera. Il governo Berlusconi va avanti con tre voti di scarto alla Camera dei Deputati. Il responso della votazione sulla quale erano puntati gli occhi degli italiani è stato di 311 sì alla sfiducia, 314 no alla sfiducia.
Il commento di Tommaso Foti, parlamentare Pdl
“Chi voleva dare una spallata al Governo Berlusconi, oggi è rimbalzato indietro” dice l’onorevole Pdl Tommaso Foti, pochi minuti dopo la discussione in Parlamento sulla mozione di sfiducia (respinta con 314 voti sui 311) a Berlusconi. “Una battaglia che ha visto scendere in campo e che torna a casa con le pive nel sacco. I numeri della maggioranza sono ristretti, ma a questo punto o si recupera il lume della ragione e chi è uscito dal Pdl decide di rientrare, oppure saranno gli elettori a decidere di mandarli a lavorare, attività che si può avviare anche in avanzata età”.
“La mozione di sfiducia – continua l’onorevole Foti – di solito viene presentata per vincere e non perdere, e non credo a quanto sostenuto dal centro sinistra e dai finiani, e cioè che il voto di oggi non rappresentasse una prova muscolare. Tre donne in avanzato stato di gravidanza hanno partecipato lo stesso alle votazioni, e per questo meritano il massimo rispetto, ma il loro contributo non sarebbe stato così necessario se non si fosse stati convinti di giocare la partita della vita. Nella quale, si è visto, i numeri hanno contato”.
Paola De Micheli (Pd): “Non cambia nulla, il governo non ha futuro”
“Che il governo potesse ottenere una fiducia risicata era lo scenario che si era già profilato da ieri sera, Berlusconi ha messo pesantemente le mani nel gruppo di Futuro e Libertà e lo si è visto. Tuttavia dopo il voto non cambia molto: su tre voti di scarto, due arrivano da ex Idv, questo governo non ha futuro. ”. E’ il commento a caldo della parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli, reduce dalla votazione alla Camera che ha visto prevalere lo schieramento pro governo. “Da domani riprendono i lavori del parlamento – fa notare – e l’esecutivo alla prima occasione andrà di nuovo sotto. Il governo Berlusconi ha un fiato troppo corto per affrontare i veri problemi del paese. Probabilmente tenterà di allargare la strettissima maggioranza, dopo le feste ritornerà alla carica con Casini”. “A Montecitorio si respirava un’atmosfera carica di tensione, con scaramucce verbali frequenti. Sono rimasta angosciata – aggiunge la parlamentare piacentina del Pd – da certe scene che si sono viste nell’emiciclo, certi comportamenti addicono più allo stadio che alla sacralità delle nostre istituzioni. E’ deprimente aver la sensazione di aver a che fare con una tifoseria, piuttosto che con gli avversari politici”. “Il segretario Pierluigi Bersani – conclude la De Micheli – ha fatto un discorso puntuale ed emozionante, uno dei suoi migliori da quando è leader del Pd. E’ stato chiaro nella definizione della nostra strategia: proseguiremo nella nostra opposizione senza sconti, con l’obiettivo di accentuare le divisioni che ci sono nella maggioranza. E con due direttrici nette: da un lato demolire un centrodestra sempre più debole e percorso da contraddizioni, e dall’altro sforzarsi di costruire un’alternativa di governo più solida”.
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