Anche il Piano territoriale provinciale (Ptcp) guarda alle aree militari. La commissione speciale aree militari di ieri ha avuto come relatore l'assessore provinciale al Territorio Alberto Borghi per inserire le aree oggetto di permuta e il nuovo polo militari all'interno di una cornice più ampia di modo che si faciliti la progettazione territoriale della città di Piacenza.
Tre i dati principali che Borghi ha fornito al consesso consiliare: una drastica diminuzione della disoccupazione nel territorio piacentino, un aumento di 700 ettari di territorio produttivo dal 2000 al 2008 ed un aumento del 25% dell'espansione urbanistica da 10 anni a questa parte.
Ed proprio l'espansione urbanistica che preoccupa l'assessore: l'urbanizzazione, infatti, si va a sommare alle criticità del territorio come la mobilità e la crisi del sistema pubblico che - argomenta Borghi - rende ancora più difficile la partita delle aree militari.
A margine della seduta il presidente della commissione Gianni D'Amo ha rilevato che il nuovo polo militare potrebbe trovare la sua sede naturale in un'altra area già predisposta e non necessariamente a Le Mose, visto l'alto costo di realizzazione anche se si può già iniziare a pensare che Bruxelles, Roma e la Regione possano ammortizzare l'elevata spesa che privati e Comune dovrebbero impiegare per l'acquisto e la messa a regime del polo.
La seduta si è conclusa con una serie di scadenze: il 18 ed il 22 luglio la commissione si ritroverà per stendere uno o più ordini del giorno che dovranno essere presentati al consiglio comunale piacentino dopo l'estate per dare un'effettiva linea alla commissione spesso accusata di essere inconcludente.
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