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Mobilita', in arrivo rincari per i biglietti dei bus VIDEO

L’assessore regionale alla mobilità Alfredo Peri ha annunciato che lunedì sarà firmato il patto per la mobilità per ridurre l’impatto della manovra del Governo sul trasporto pubblico, mantenendo i servizi. Si annunciano ritocchi alle tariffe, il biglietto di corsa semplice salirà a €1,20, gli abbonamenti invece avranno un aumento che non supererà il 3%.

GUARDA L'INTERVISTA A PERI

 

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Queste le indicazioni arrivate da Bologna, ma a Piacenza quali passi si stanno compiendo? "Sicuramente si andrà verso un incremento del costo del biglietto, non più ritoccato dal 2006, e si procederà ad una rimodulazione del servizio, per renderlo più efficiente - dice Paola Votto, presidente di Tempi Agenzia -. Ovviamente stiamo discutendo di questo con il Comune e la Provincia di Piacenza (enti proprietari, ndr) per capire quali scenari possono essere adatti ad una realtà come Piacenza, una città di piccole dimensioni. Altri Comuni della Regione hanno già proceduto ad un incremento del biglietto, aumentandone però anche la durata di validità, da 60 a 75 minuti".

Insomma, a Piacenza resta ancora da decidere di quanto e come aumenteranno i prezzi dei biglietti dei bus. "A fronte dei tagli adoperati dal Governo, nonostante l'intervento della Regione, non era possibile fare altrimenti, per poter mantenere il srvizio" conclude Votto. La decisione sui costi dei titoli di viaggio sarà comunicata tra un paio di settimane.

Comunicato stampa della Regione Emilia Romagna

Di fronte ai pesanti tagli del governo, che colpiscono il trasporto pubblico regionale e locale dell’Emilia-Romagna con 70 milioni di euro in meno all’anno, la Regione ha scelto ancora una volta il metodo del confronto, con l’avvio di un Tavolo istituzionale che si è riunito tre volte (a fine settembre, a inizio e fine novembre). Un Tavolo a cui hanno partecipato tutti gli “attori” del sistema del trasporto pubblico regionale e locale, con l’obiettivo di formulare una soluzione concordata tra le parti per mantenere, da un lato, l’equilibrio economico del sistema di trasporto pubblico e, dall’altro, garantire una risposta efficace alle esigenze di mobilità dei cittadini.

Partendo dall’analisi dell’attuale situazione di crisi, il Tavolo si è dato lo scopo di individuare, in coerenza con le linee guida e i principi già contenuti nell’Atto di indirizzo triennale 2011-2013 – in fase di approvazione da parte dell’Assemblea legislativa – gli impegni e le principali azioni delle singole parti per superare l’emergenza. Attraverso la definizione delle risorse finanziarie regionali disponibili per lo svolgimento dei servizi, è stato condiviso il “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale in Emilia-Romagna per il triennio 2011-2013” tra Regione, Province, Comuni capoluogo e con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, Anci e Upi Emilia-Romagna, agenzie locali per la mobilità, società e imprese di trasporto pubblico, associazioni di categoria, imprese ferroviarie, sindacati confederali e del settore dei trasporti. I reciproci impegni che vengono assunti con il Patto puntano ad assicurare al sistema emiliano-romagnolo un adeguato quadro di riferimento per il triennio 2011-2013, che tenga conto della dinamica dei costi, dei ricavi, della produttività ed efficienza del servizio, nonché di politiche di razionalizzazione dei servizi per una reale integrazione modale e tariffaria.

Il Patto in sintesi

Con il Patto la Regione si impegna a stanziare, per il triennio 2011-2013, oltre 384 milioni di euro di risorse correnti per il servizio ferroviario regionale e quasi 752 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. La Regione si impegna inoltre ad attivare confronti per accelerare i processi di aggregazione, mantenendo un adeguato “presidio” del territorio e un’integrazione dei servizi comuni.

Gli enti locali si impegnano a confermare, per quanto possibile, per il triennio 2011-2013 le contribuzioni medie destinate al trasporto pubblico locale nel periodo 2007-2010 e ad accompagnare la  compensazione dei tagli governativi ritoccando le tariffe e adottando  i nuovi titoli di abbonamento integrato Stimer “Mi muovo Mese” e, per Bologna, l’abbonamento annuale integrato con uso urbano della ferrovia nonché i titoli integrati Stimer di corsa semplice.

Le agenzie locali per la mobilità si impegnano a razionalizzare e ottimizzare i servizi e a realizzare, dove possibile, i più efficaci ed efficienti livelli di integrazione modale e tariffaria.

I gestori del trasporto pubblico locale si impegnano a individuare ogni possibile percorso di maggiore efficienza ed efficacia, così come indicato nell’Atto di indirizzo in tema di aggregazioni e processi di industrializzazione; a mantenere l’età media del parco veicoli, anche mediante la sostituzione o quanto meno l’accantonamento dei mezzi più obsoleti e inquinanti; a completare l’avvio delle tecnologie di tariffazione elettronica e di infomobilità; a intensificare i controlli per contenere l'evasione tariffaria.

Le aziende ferroviarie si impegnano ad adottare ogni iniziativa utile per garantire l’efficienza, la razionalizzazione e il miglioramento dei livelli di qualità dei servizi.

Fusioni

I consigli di amministrazione di Atc e Fer hanno deliberato il 22 novembre scorso il progetto di scissione e fusione fra le due società, al termine del quale Fer resterà proprietaria delle infrastrutture ferroviarie, mentre nascerà una nuova società per fusione di Atc e Fer trasporti che unificherà il servizio urbano ed extraurbano di Bologna e Ferrara con i servizi ferroviari e automobilistici esercitati da Fer nei bacini di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara e Rimini. La fusione ha come obiettivo la creazione di un soggetto industriale di grande rilevanza nel mercato del trasporto pubblico locale. Un soggetto di dimensioni, presenza e copertura territoriale tali da consentire l’ottimizzazione delle risorse, di creare valore da reinvestire per il miglioramento dell’offerta e di perseguire l’innovazione dei servizi con un’offerta di trasporto intermodale articolata e diversificata. Le aree di attività della società frutto della fusione tra Atc e Fer coprono infatti diversi segmenti del settore del trasporto, da quello automobilistico a quello ferroviario passeggeri e merci, fino alle attività di noleggio, ai servizi automobilistici dedicati, gestione della sosta e gestione dell’attività di terra negli impianti ferroviari.

Il valore della produzione atteso della nuova società, che potrà contare su oltre 2.700 dipendenti, si aggirerà intorno ai 260 milioni di euro. Con i suoi circa 1.350 bus, per la nuova società si stima una percorrenza iniziale annua attorno a 52 milioni di chilometri; 5,3 milioni di chilometri, invece, quelli effettuati per il trasporto passeggeri in ambito ferroviario, grazie a circa 150 veicoli ferroviari. I chilometri annui previsti per il trasporto merci sono inizialmente circa 600.000, con la prospettiva di una forte crescita nel prossimo triennio. Questa fusione risponde alle indicazioni fornite dall’Atto di indirizzo triennale in corso di approvazione da parte dell’Assemblea legislativa regionale e riconfermate dal Patto per il trasporto pubblico locale, ed è successiva a operazioni analoghe e già effettive, come l’assorbimento dell’azienda ferrarese da parte di Atc, l’ingresso di Fer nella società di Modena, l‘aggregazione delle tre aziende pubbliche romagnole in Start Holding. Sono in corso anche verifiche per l’aggregazione delle aziende di Modena e Reggio. 
 

 
Voci correlate:
  • bus
  • Trasporto pubblico
  • Commenti:


    aumento ingiustificato
    un aumento del prezzo dei biglietti non è assolutamente giustificato. a piacenza il servizio è pessimo e i pullman sono sempre in ritardo e in scarse condizioni d'igiene... facendo così si avranno ancora meno utilizzatori dei mezzi pubblici.
    Carletto
    10/12/2010  11.15

    rincaro bus
    perchè gli amministratori di tempi non tagliano i loro stipendi?
    beppe
    10/12/2010  01.33

    scettico e poco attento
    Rialzi annunciati, purtroppo il risanamento dei conti ci metterà le mani nelle tasche (e non solo), mentre il Caro Leader spende e spande per garantirsi lo scranno.
    lavinia71
    09/12/2010  21.37

    giusto!
    ah bene, perchè le tariffe in vigore adesso erano proprio economiche! e poi si lamentano che la gente viaggia senza biglietto...
    scettico
    09/12/2010  17.40


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