Rai 3 Emilia Romagna scomparsa dal telecomando. Reggi: “la Rai intervenga , trovi una soluzione”.
“Da opportunità per il territorio a fonte di non pochi disagi”. Così il sindaco di Piacenza Roberto Reggi commenta il passaggio al digitale terrestre, che dallo scorso venerdì ha interessato la zona di Piacenza e provincia.
“Pur con tutte le cautele del caso, essendo trascorsa una sola settimana - continua Reggi – riceviamo, come ente più vicino al cittadino, molte segnalazioni sulla cattiva qualità della ricezione o sulla scomparsa del segnale di diversi emittenti, non ultimo il caso di Rai 3 Emilia-Romagna”.
La maggior parte dei televisori e decoder in commercio infatti, memorizza alla posizione 3 del telecomando il segnale di Rai 3 Lombardia, piuttosto che il segnale dell’ Emilia - Romagna: quest’ultimo non è scomparso, è perfettamente ricevibile ma va ricercato – il più delle volte - manualmente dall’utente. Questa operazione non è stata sufficientemente pubblicizzata dall’azienda di viale Mazzini e dà luogo a diverse comunque difficoltà, soprattutto ad un pubblico non avvezzo alla tecnologia, come quello più anziano.
“Auspichiamo che la Rai risolva al più presto questi problemi – conclude Reggi – anche in considerazione dell’importante lavoro di informazione regionale svolto quotidianamente dalla redazione del TgR.
Il merito al passaggio al Dititale terrestre anche il presidente della Provincia Massimo Trespidi commenta:
“Con il passaggio al digitale terrestre ci saremmo augurati che oltre al TG Rai Regionale della Lombardia, nel territorio della provincia di Piacenza fosse visibile anche Tgr Rai Emilia-Romagna.
Ritengo, come rappresentante della Provincia di Piacenza, che sia utile, oltre che legittimo, consentire ai piacentini l'accesso alle informazioni sul contesto regionale.
Auspico che, trascorsi i primi giorni di comprensibile difficoltà siano risolti i problemi tecnici nell’interesse generale del servizio pubblico e nel rispetto di una più completa informazione”.
Il consigliere regionale Casadei (PD): “Il passaggio al digitale terrestre sta creando disagi nella nostra regione: gestione frettolosa e superficiale del Governo.”
Il passaggio del segnale televisivo da analogico a digitale, a livello regionale, ha evidenziato diverse lacune strutturali: migliaia di famiglie stanno avendo grosse difficoltà a causa della non perfetta copertura dei segnali, un’operazione di switch off che potrebbe durare diverse settimane e che potrebbe comunque lasciare dei “coni d’ombra” sul territorio, costringendo in alcune zone a ricorrere a piattaforme satellitari per ovviare all’inconveniente. Inoltre, come informa in una nota il comitato di redazione della Rai regionale, il passaggio sta avendo pesanti ripercussioni sulla visibilità del TG regionale sui nostri territori.
“ Quello che sta accadendo con il passaggio al digitale televisivo terrestre – afferma in una nota il Consigliere Regionale PD Thomas Casadei – è la conseguenza di una gestione frettolosa e superficiale della questione da parte del Governo Berlusconi, che ha anteposto gli interessi particolari del suo macroscopico conflitto di interessi nell’editoria televisiva agli interessi dei cittadini. Questi ultimi – conclude Casadei - si troveranno a sborsare cifre ingenti (anche oltre i mille euro), in un momento così difficile, per acquistare decoder e per adeguare le antenne dei palazzi, per un prodotto al momento non disponibile a tutti”.