30 novembre - Monta anche nella vicina Parma la protesta degli studenti universitari contro la riforma Gelmini. Dopo un corteo in centro città, i manifestanti hanno raggiunto la stazione ferroviaria e sono riusciti ad occupare i binari. La linea ferroviaria Bologna-Piacenza e' rimasta momentaneamente interrotta: dopo circa un'ora alle 15 e 40 i manifestanti hanno abbandonato i binari al termine di un colloquio con il questore.
A Bologna scontri in stazione - Il tentativo degli studenti di invadere la stazione di Bologna e' stato respinto dalle forze dell'ordine, in risposta anche ai lanci di oggetti, soprattutto 'sanpietrini', che i manifestanti avevano lanciato all'indirizzo di polizia e carabinieri. Sono volate le prima manganellate e alcuni ragazzi sono rimasti feriti. Un'ambulanza e' arrivata sul posto per i soccorsi, mentre il corteo e' stato nuovamente deviato lungo i viali di circonvallazione. La polizia continua a presidiare la stazione, impedendo per oltre mezz'ora l'ingresso a chiunque, anche ai passeggeri, in attesa che il rischio di una invasione da parte degli studenti rientri. Intorno alle 15,15 e' stato aperto un piccolo varco per l'ingresso controllato dei passeggeri in partenza, mentre quelli in arrivo vengono dirottati verso un'uscita secondaria molto defilata.
Il comunicato di Trenitalia
Treni fermi, flussi di traffico rallentati, convogli istradati su itinerari alternativi e tempi di viaggio più lunghi.
Complessivamente sono state 16 le stazioni occupate oggi dagli studenti universitari nel corso delle loro manifestazioni.
Sono ancora occupati i binari delle stazioni di: Pisa Centrale (dalle 12.25), Torino Porta Nuova (14.45), Venezia Santa Lucia (16.00), Torino Porta Susa (16.10) e Milano Rogoredo (16.10).
Queste le conseguenze delle occupazioni attuate oggi dagli studenti, a “macchia di leopardo”, dell’infrastruttura ferroviaria. Interessate sia stazioni di grande traffico (collegamenti di media/lunga percorrenza e regionali e metropolitani) sia medi terminal ferroviari.
La prima stazione ad essere stata occupata è Scalea (linea Napoli – Reggio Calabria), dalle 10.00 alle 10.15. Poi è stata la volta di Milano Porta Garibaldi (dalle 10.10 alle 10.30). Quindi Venezia Mestre (dalle 11.10 alle 11.35), Catania Centrale (11.20/12.20), Milano Greco Pirelli (11.20/14.35), Trieste Centrale (12.45/13.25), Padova (13.00/15.00), Perugia (14.25/15.40), Palermo Notarbartolo (14.25/14.50), Parma (14.40/15.45) e Cremona (14.50/15.25).
Le ripercussioni più consistenti al traffico ferroviario sono state registrate in tarda mattina nelle stazioni di Padova, per i treni della linea Venezia – Milano e Venezia – Bologna, e a Pisa, per i flussi di traffico della direttrice Tirrenica e della linea Firenze – Pisa.
La circolazione dei treni è sempre ripresa gradualmente dopo che le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) hanno effettuato i necessari controlli per verificare l’integrità dei binari e il corretto funzionamento dei sistemi di sicurezza.
Ferrovie dello Stato stigmatizza questi episodi che provocano gravi disagi e danni ai viaggiatori.