Della partita con il Novara rimane una sconfitta che interrompe a otto la striscia vincente di risultati utili, che ha riportato il Piace in un campionato, quello di serie B, da dove sembrava uscito prematuramente dopo un avvio di stagione disastroso. Ora i biancorossi sono al quintultimo posto a quota 15, in piena zona playout, in una classifica corta che vede otto squadre racchiuse in due soli punti. I posticipi di Grosseto e Ascoli, attesi peraltro da confronti impegnativi sui campi di Siena e Pescara, potranno peggiore la classifica biancorossa, senza poterla rendere comunque tragica.
Rimane una partita divertente, che il Piace ha giocato con coraggio e cuore provando a vincerla fino alla fine nonostante l'avversario abbia dimostrato sul campo di meritare il primo posto in classifica. Ne è nata una sfida appassionante, ricca di pathos e di emozioni, addirittura strabordante di episodi, che alla fine hanno penalizzato il Piace: la girata di testa di Cacia ha terminato la sua corsa sul corpo dell'ex Gemiti sulla riga di porta, quella di Bertani sulla devastante azione di Gonzalez ha battuto il pur ottimo Cassano.
Rimane un dilemma a tenere banco in settimana: doveva Madonna accontentarsi del pareggio e riequilibrare una squadra troppo esposta alle ripartenze dei piemontesi, inserendo un centrocampista al posto di Guzman o Graffiedi invece di insistere con le tre punte? Destino paradossale per un allenatore accusato, legittimamente, di una tattica troppo attendistica e difensivista. A nostro parere, considerato che si trattava della quindicesima giornata e non della terzultima, e che un'eventuale vittoria contro la capolista avrebbe potuto davvero rappresentare una svolta verso nuovi obiettivi, la scelta del Mindo ci sta. Onore al coraggio biancorosso e alla partitona giocata.
Rimane certamente la conferma della metamorfosi - in positivo - del Piace, squadra oggi competitiva contro qualsiasi avversario, ricca di qualità e personalità e in ottima salute. Le tre partite giocate in una sola settimana - contro Vicenza, Pescara e Novara - ci lasciano negli occhi una squadra bella e divertente, che gioca un calcio offensivo e spettacolare, e che va in rete con facilità (sette gol in tre partite), lasciando inevitabilmente occasioni agli avversari. Difficile ricordare tre partite consecutive giocate così bene dai biancorossi, certamente occorre andare indietro nel tempo.
Rimane la speranza che la partecipazione del pubblico, a cui il pessimo arbitro Giancola ha fornito le occasioni per farsi sentire, e le lunghe code al botteghino siano i primi segnali di un rinnovato interesse nei confronti della squadra. Questo Piace, per il gioco e per la qualità (soprattutto davanti, dove Guzman, Graffiedi e Cacia sta diventando davvero un trio meraviglia), lo meriterebbe.
Rimane ora la trasferta a Cittadella, in casa dei veneti che hanno appaiato i biancorossi in classifica grazie alla vittoria nello scontro diretto in casa dell'Albinoleffe. Squadra ampiamente alla portata del Piace, un'occasione di riscatto immediato.