L'Unione dei Pendolari Piacentini concorda con scelta del PARCHEGGIO CUSTODITO DELLA STAZIONE. - Lettera di Carlo Toti
Gentile Direttore,
chi scrive è un vecchio pendolare piacentino che tutti i giorni, da numerosi anni, si reca a Bologna col treno e fa parte del direttivo dell' UNIONE dei PENDOLARI PIACENTINI (http://www.unionependolari.com/).
Stimolato anche da altri pendolari ed abitanti della zona ritengo necessario dire due parole sulla scelta di custodire a pagamento le biciclette degli utenti del servizio ferroviario.
Recentemente, infatti, si notano reiterati atteggiamenti e si leggono di frequente esternazioni critiche sulla applicazione di questa tariffa.
Pur con il dovuto rispetto che si deve sempre portare alle opinioni ed alle esigenze altrui, non si può non rilevare che, tali posizioni esclusivamente critiche, appaiono quello che sono: una mera difesa di chi ha cuore solo gli interessi di alcuni, ma non gli interessi di tutti (ed io credo che, in questi tempi di vacche magre, non ci si possa piu' permettere di tutelare solo gli interessi di pochi, ma occorra utilizzare al meglio le risorse nell'interesse di tutti).
Per venire ai fatti concreti faccio presente che la stragrande maggioranza dei pendolari con cui ho parlato concorda con la scelta dell'amministrazione comunale di mettere in sicurezza e in decoro il parcheggio biciclette adiacente la stazione ferroviaria, anche se ciò comporta l'esborso di 8 euro/mese a rimborso delle spese di custodia.
8 euro valgono la SICUREZZA: questo è il messaggio in estrema sintesi.
Non le dico come si rimane male quando si torna la sera in stazione e non si trova più la propria bicicletta al box dove era stata riposta la mattina. Ci si trova ancora peggio quando, magari alle 8 di sera, si va a riprendere il ciclo e si trova il deposito/capannone occupato da strani individui che non si capisce a che titolo stanno lì.
E' anche capitato di tornare e trovare il ciclo senza la ruota, senza campanello ecc.
Sono certo che la CUSTODIA del parcheggio biciclette della stazione ferroviaria di Piacenza non può che portare vantaggi sia in termini di certezza del possesso del bene, sia in termini di sicurezza personale agli stressati pendolari.
Carlo Toti