"Un progetto, giunto alla terza versione definitiva, che "non è chiaro nelle finalità, negli obiettivi, e nemmeno negli aspetti tecnici e progettuali". Ribadiscono decisi gli amici di "Mina la grande Quercia" il loro no al terzo ponte, ovvero al progetto di bretella autostradale che dovrebbe collegare il Porto canale di Cremona alla sponda piacentina del Po tramite appunto la costruzione di un nuovo ponte. "Il progetto non piace più a nessuno - dicono - a parte Centropadane, che ha un bisogno estremo di realizzarlo. Non è questo il modo di gestire una grande infrastruttura considerata strategica e necessaria, da parte delle istituzioni e di un’azienda a maggioranza pubblica, senza contare l’assenza clamorosa e sistematica di informazione ai cittadini".
Sono diversi i tasselli che secondo gli Amici di Nonna Quercia dimostrerebbero la "fumosità" del piano di realizzazione del ponte "previsto fin dal 1994, eppure ancor “controverso” nel suo iter di VIA come ha affermato recentemente l’assessore regionale Muzzarelli".
"A ciò - continuano - si aggiunge il continuo rinvio della Conferenza di servizi, nonostante si dica ufficialmente che tutto vada bene, il fatto che l'Unione Europea e il Ministero dell’Ambiente stiano ancora analizzando l’impatto del progetto, nonostante la VIA positiva,
che i Ministeri e le due Regioni non abbiano ancora espresso un parere. Castelvetro e Monticelli propongono inoltre soluzioni opposte che modificano sostanzialmente o si allontanano dal progetto originale".
Capitolo traffico: "Il progetto fonda la sua utilità su dati di traffico non aggiornati e non corrispondenti alla realtà e agli studi di settore per i prossimi anni, nonostante esista già da due anni un sistema fisso e innovativo di rilevazione stradale, da cui emerge tra l'altro come solamente il 5% dei camion utilizzi il tratto tra il casello di Castelvetro e il Porto di Cremona, in riferimento al quale il Terzo Ponte giustifica la sua esistenza".
"Il Terzo ponte è davvero un brutto pasticcio, per il territorio e per le comunità locali e, per fortuna - concludono - qualcuno se ne è accorto".
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