“Quanto ha speso la Regione negli ultimi anni per incarichi e consulenze?”, lo chiede con un ‘interrogazione Andrea Pollastri (PdL).
Il Consigliere fa sapere che “Con Delibera n. 788/10 la Giunta Regionale ha stabilito il fabbisogno per le prestazioni professionali dell’anno 2010, stimato in 3.690.453,65 euro, che diventano 3.909.453,65 se si tiene conto anche di quelle già in corso nel biennio 2008/2009.”
“È bene far luce su questi costi, sulla loro reale entità e su come vengono impiegati – spiega l’azzurro -:  trattandosi di soldi pubblici è bene che se ne conoscano i destinatari e per coprire quali mansioni si sia pensato di dare incarichi esterni.
È infatti necessario appurare che non si tratti di regali fatti ad amici e sostenitori di partito, ma che queste consulenze siano davvero indispensabili per coprire settori dove è necessaria una specifica competenza, non in possesso dei dipendenti dell’Ente.
Secondo alcuni organi di stampa risulta che tra il 2008 ed il 2009, l’anno pre-elettorale, i compensi a consulenti e collaboratori esterni siano cresciuti, in Emilia-Romagna, del 20,87%.
Bisogna, quindi, evitare che gli incarichi diventino strumenti di clientela, creino inutili doppioni e mortifichino il personale dipendente, che meriterebbe magari incentivi per potersi specializzare e ricoprire ulteriori mansioni.”
“Per questo – chiosa Pollastri – intendo sapere l’ammontare delle consulenze erogate dalla Regione dal 2005 al 2009, se l’aumento di cui parlano gli organi di stampa corrisponda al vero, se la cifra espressa dalla Delibera 788/10 sia comprensiva di tutti gli incarichi regionali.
È altrettanto interessante conoscere gli incarichi conferiti dalle Aziende Partecipate negli ultimi tre anni.”