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L'appalto Urp scalda il consiglio comunale

Approvato a Palazzo Mercanti lo statuto del nascituro Parco del basso Trebbia. In consiglio comunali i voti favorevoli sono arrivati dal centrosinistra e da Gianni D'Amo (piacenzacomune). Nella sua presentazione, il vicesindaco Francesco Cacciatore ha spiegato che l'area protetta sarà suddivisa in diverse zone: sistema fluviale e quindi alveo del Trebbia (B1), bosco di Croara (B2), aree agricole (C), tessuto urbanizzabile (D) e aree contigue (che comprendono zone di estrazione e elementi infrastrutturali). Il parco, come già annunciato, avrà la sua sede di rappresentanza nell’immobile (già di proprietà comunale) di Borgotrebbia mentre quella “legale” sarà probabilmente la stessa Provincia; lo statuto, inoltre, specifica con esattezza la spartizione delle quote di partecipazione tra Provincia e sette Comuni. All’ente di via Garibaldi spetta il 30%, al Comune di Piacenza il 25% e agli altri sei Comuni coinvolti nel progetto (Gragnano, Gazzola, Rottofreno, Calendasco, Rivergaro e Gossolengo) il 7,5%. Si parla in questo caso di una suddivisione utile in caso di spese di investimento. Diversa invece la questione legata alla spesa corrente, per cui Piacenza stanzierà nell’immediato 20milaeuro.
Il consorzio del parco sarà costituito dal Consiglio (formato da sindaci o assessori e da un rappresentante della Provincia) che potrà scegliere un suo presidente, dal comitato esecutivo da un organo di revisione, da alcuni organismi consultivi. Ci sarà poi un comitato tecnico, una consulta (che rappresenta le associazioni agricole, le associazioni ambientaliste, il mondo dell’artigianato, il mondo venatorio e quello scolastico-culturale) e un direttore individuato all’interno del personale distaccato da Provincia e Comune di Piacenza.

E' stato l'appalto per l'affidamento dei servizi informativi del Comune (Urp, Informagiovani, Iat, centralino e portineria) a scaldare le comunicazioni in consiglio comunale. Diversi consiglieri sono intervenuti per esprimere solidarietà alle diciotto lavoratrici che nel passaggio da un'azienda a quella che ha vinto il nuovo appalto vedranno cambiare il proprio contratto di lavoro con un peggioramento della retribuzione economica. Stefano Frontini di Piacenza Libera, Guglielmo Zucconi di Piacenza Tutta e Carlo Pallavicini di Rifondazione comunista hanno così chiesto all'Amministrazione una maggior vigilanza. Nei prossimi giorni verrà organizzata una commissione ad hoc per trattare del tema. Anche Edoardo Piazza (Per Piacenza con Reggi) e Giulia Piroli (Partito democratico) hanno espresso solidarietà alle lavoratrici dell'Urp.

 
Voci correlate:
  • consiglio comunale
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