Terminate le precipitazioni che dalla serata di sabato si sono abbattute su tutto il piacentino. Nel corso della notte di lunedì e della mattinata di ieri sono caduti 50 mm di pioggia, che si vanno a sommare agli 82 registrati nella giornata di lunedì e ai 58 di domenica, per un totale di circa 19 centimetri.
2 novembre - “La pioggia continuerà a cadere per tutta la giornata odierna – spiega Matteo Cerini – referente dell’osservatorio meteorologico Alberoni – ma i fenomeni si andranno ad attenuare nel corso del pomeriggio per poi cessare definitivamente tra la serata di oggi e la mattinata di domani. Le precipitazioni concederanno una tregua almeno fino a sabato: nuovi fenomeni potrebbero registrarsi domenica”.
COLDIRETTI: "IN UN GIORNO IL PO CRESCIUTO DI 3,41 METRI"
Nelle ultime 24 ore il Po a Piacenza è cresciuto di 3,41 mt, e il proseguire della pioggia aggraverà ulteriormente il pesante bilancio di frane e smottamenti che si sono verificati sul territorio.
“All'elevato rischio idrogeologico in Italia non è certamente estraneo, sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, il fatto che un territorio grande come due volte la regione Lombardia, per un totale di cinque milioni di ettari equivalenti, è stato sottratto all'agricoltura che interessa oggi una superficie di 12,7 milioni di ettari con una riduzione di quasi il 27 per cento negli ultimi 40 anni. L'erosione di terre fertili è imputabile alla sottrazione per usi industriali, residenziali, civili ed infrastrutturali, oltre che all'abbandono delle zone marginali”. “Una situazione aggravata dai cambiamenti climatici in atto che, prosegue Bisi, si manifestano con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali, maggior numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, aumento delle temperature estive e una modificazione della distribuzione delle piogge.
Per questo diventa sempre più indispensabile il ruolo di presidio del territorio in tutte le zone collinari da parte degli imprenditori agricoli, veri e propri custodi dell’ambiente. Occorre riconoscere il ruolo da protagonista che riveste l’agricoltura, soprattutto in zone in cui è veramente sempre più difficile fare reddito”.
“Altrettanto fondamentale nella gestione delle risorse idriche e della difesa del suolo, sottolinea il direttore di Coldiretti Piacenza Massimo Albano, è il ruolo dei consorzi di bonifica di cui è stata varata recentemente la riforma che ha ridotto da 2 a 1 il numero di consorzi nella nostra provincia (in Emilia Romagna sono passati da 16 a 8). La riforma diventa ancora più importante perché ad affrontare il problema del dissesto del suolo e della sicurezza idrogeologica, a fianco dei produttori agricoli, da sempre amministratori dei consorzi di bonifica, saranno chiamati anche tutte le altre categorie, che in precedenza potevano accedere al massimo al 10% della rappresentanza negli organi amministrativi”.
“La nostra Organizzazione, conclude Albano, si è battuta per arrivare a questo risultato, ritenuto fondamentale per l’apporto che tutte le categorie possono e debbono dare in termini di competenze e di efficiente gestione di strumenti fondamentali per la difesa del suolo, come sono i consorzi di bonifica. La consapevolezza che ci ha mosso in questa direzione è che di fronte ad eventi climatici estremi occorre il coinvolgimento e l’apporto propositivo di tutti gli attori sociali, abbandonando definitivamente logiche corporative. E’ tuttavia indispensabile che gli amministratori eletti si assumano la responsabilità di governare questo Organismo, consapevoli dell’importanza del Consorzio per la tutela e la salvaguardia del territorio e quindi dell’intera società.”
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