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Piace, l'Atalanta e il Porto i due lati opposti della serie cadetta IL PUNTO

Della partita con il Portogruaro rimane un pareggio che allunga la serie positiva a sei giornate, nell'ambito delle quali il Piacenza ha raccolto dieci punti, contro il solo punticino che aveva messo da parte nelle prime sei, disastrose, giornate di campionato. Un'inversione di tendenza netta, che ha riportato nel gruppo la squadra di Madonna. La classifica delle ultime sei giornate parla chiaro: Novara 15, Livorno 14, Reggina 13, Atalanta 12, Varese 11, Piacenza, Padova, Empoli 10, Pescara 9, Siena e Modena 8, e poi via via fino a Portogruaro e Sassuolo 2, Ascoli 1.
Biancorossi in zona playoff, quindi, nella seconda metà del campionato sinora disputato.

Rimane il rammarico di avere cercato troppo tardi una vittoria non impossibile, contro una squadra reduce da un solo punto nelle ultime cinque giornate e in fase di ridimensionamento dopo un avvio di stagione scoppiettante. E che con ogni probabilità tornerà in Prima Divisione dopo una bella avventura. Il Piace ha regalato un tempo agli avversari, come avvenuto altre volte quest'anno, giocando in modo troppo molle e passivo: niente a che vedere con la squadra tutta aggressività, corsa e pressing vista allo Scida di Crotone quindici giorni fa. Nella ripresa, complice il netto calo fisico degli avversari, ed in particolare nell'ultimo quarto d'ora, la squadra di Madonna ha creato più volte le condizioni per passare, ma non ce n'è stato il tempo. Sarebbe bastato crederci prima.

Rimane il completo cambio di scenario, in una sola settimana, tra la partita contro l'Atalanta e quella contro il Portogruaro Sommaga detto Porto. Formazione da serie superiore la prima, con una rosa ridondante di classe e un gioco forse troppo compassato ma elegante e a tratti spettacolare; squadra di combattenti da categoria inferiore la seconda, con un gioco basato su forza fisica, aggressività asfissiante e spigolosità. I due lati opposti del campionato cadetto. Debolezza dell'arbitro, a nostro modesto avviso, l'avere concesso ai padroni di casa di eccedere con il gioco duro e con le entrate dure: abbiamo contato almeno tre inteventi da cartellino arancione, su Catinali, Bianchi e Conteh. In questo clima da battaglia, in uno stadiolo circondato dalla pista per il ciclismo, sono letteralmente scomparsi i giocatori biancorossi più tecnici, primo tra tutti Guzman.

Rimane un calcio di rigore non fischiato, per evidente fallo di mano su un tentativo di appoggio in area di Cacia, da un arbitro complessivamente non all'altezza della situazione, forse il peggiore di questo scorcio di campionato. Poteva essere l'episodio decisivo, anche perchè il Portogruaro era appena entrato in riserva.

Rimane la prova di affidabilità del reparto difensivo, con Zammuto su tutti: il suo intervento in anticipo su Altinier dopo l'indecisione di Cassano è di quelli che valgono un gol e il titolo di Man of the match. Il Piace ha la seconda migliore difesa in trasferta, grazie alle sole 5 reti subite in 6 partite (solo l'Empoli ha fatto meglio con 4), mentre vanta il peggiore attacco, con due sole reti segnate lontano dal Garilli. In generale se si può dire che il rendimento dei biancorossi sia simile in casa e in trasferta (6 e 5 punti totalizzati rispettivamente), non altrettanto si può dire dell'atteggiamento e dell'andamento delle partite, tanto pirotecniche e ricche di emozioni e colpi di scena al Garilli, quanto piatte e lineari in trasferta.

Rimane la prova di luci ed ombre di Daniele Cacia, che si è battuto tutto il fronte d'attacco poco assistito dai compagni, ma ha fallito - e non è la prima volta - la clamorosa palla del match point. Sul lancio filtrante di Guzman, unico lampo di genio del paraguaiano, e sul conseguente liscio clamoroso di un Madaschi inguardabile, era lecito aspettarsi che un attaccante del suo calibro facesse centro, invece di allungarsi la palla e perdere il tempo per battere a rete. In altre circostanze, nella ripresa, una piccola sbavatura ha compromesso il lavoro di preparazione: un Cacia troppo falloso, in un linguaggio tennistico. Ma Daniele c'è.

Non rimane che aspettare i posticipi di stasera, che con due risultati a sorpresa potrebbero relegare il Piace all'ultimo posto, fastidioso anche se nell'ambito di una classifica cortissima, per poi tuffarsi in un trittico di partite in una sola settimana: sabato 6 il Vicenza al Garilli, martedì 9 la trasferta a Pescara, e per finire il 13 il Novara delle meraviglie. Al lavoro.
 

 
Commenti:


4 punti nel trittico
Come i tifosi di ogni squadra spero di vincere sempre ma direi che in queste tre partite potremmo anche accontentarci di battere l'odiato vicenza e un pareggio a pescara visto la strapotenza attuale del novara un gradino superiore a tutti,che ne dite?
serialfan
01/11/2010  18.14


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