Al 28esimo posto nella classifica nazionale di Ecosistema Urbano giunta alla 17esima edizione. Si piazza così Piacenza nell'annuale graduatoria stilata da Legambiente sulla sostenibilità ambientale delle città. Per Piacenza si registra un grande miglioramento rispetto all'anno passato, con una risalita di ben 23 posizioni. Qui è consultabile la classifica generale pubblicata da "IlSole24Ore".
Acqua: poche perdite e molti consumi. Al primo posto in Italia per efficienza della rete acquedottistica: è ottimo il risultato della speciale classifica che misura la differenza tra l'acqua immessa e quella consumata. Le perdite si attestano al 10 percento, a pari merito con Lodi, Pordenone e Vercelli. Tutte più in basso le altre realtà. Alto invece il consumo domestico, con 214 litri per ogni abitante per ogni giorno: Piacenza è così all'88esimo posto in classifica. Buona invece la capacità di depurazione, pari al 98%.
Aria: inquinanti ed elevato rischio ozono. Per le polveri sottili Piacenza è al 70esimo posto, con un valore medio di 37 microgrammi, superiore quindi alla soglia di 35. Per le emissioni pericolose, il livello di biossido d'azoto è di 43 microgrammi, posizionandola al 67esimo posto. Per il rischio Ozono invece sono 25 giorni e mezzo quelli medi di superamento.
Attenzione all'ambiente. Nelle classifiche legate all'urbanistica, Piacenza si posiziona bene: è al decimo posto per l'indice di ciclabilità, con 20 metri di piste ciclabili ogni 100 abitanti, al 13esimo posto per metri quadrati di isola pedonale per abitanti e 16 metri quadrati per abitante di Zona a traffico limitato.
Nell'indagine viene sottolineata la "crisi" delle grandi città italiane sul fronte ambientale. In una realtà che, per l'ennesima volta, non riesce a compiere decisi balzi in avanti l'attenzione si concentra sulle controprestazioni dei capoluoghi di provincia con più di 500mila abitanti. La classifica generale, infatti, vede in (lieve) progresso la sola Torino, che scala tre posizioni ma si attesta comunque su un 74° posto tutt'altro che esaltante.
Per il resto, Genova rimane la grande città con il migliore piazzamento, ma scende di 10 scalini (dalla 22ª alla 32ª posizione); Milano precipita dal 46° al 63° posto; Roma, che era 62ª, si ritrova 75ª. Al Sud, le performance già deficitarie di Napoli e Palermo peggiorano ancora: il capoluogo campano scivola al 96° posto (dall'89°) e quello siciliano è ora 101°, rispetto alla 90ª piazza della passata edizione.