Strada Malchioda resta chiusa perchè non dispone delle specifiche di legge, necessarie a consentire il transito dei veicoli. Al contempo verranno effettuati interventi specifici su via Turati e sulla viabilità della Besurica per impedire il traffico improprio di attraversamento del quartiere. E' quanto ha riferito l'assessore ai Lavori Pubblici Ignazio Brambati di fronte alla commissione consiliare 2 Assetto e Territorio, riunita in municipio. A richiedere di dibattere sull'argomento erano stati diversi esponenti della minoranza, le cui ragioni sono state rappresentate in apertura da Carlo Mazza (gruppo misto). "Strada Malchioda è stata chiusa improvvisamente, creando disagio fra i residenti - ha ricordato Mazza - vogliamo conoscere quali sono le intenzioni dell'amminstrazione perchè secondo noi la situazione è stata affrontata in maniera superficiale". Brambati ha ripercorso le tappe della vicenda, chiarendo che "strada Malchioda era soggetta a un divieto di accesso preesistente, in quanto sprovvista delle caratteristiche minime di sicurezza per il transito veicolare. Eccetto per gli agricoltori, questo stradello interpoderale con il ponticello, di fatto non è mai stato aperto al traffico ed è pertanto stato interedetto alle auto non per volontà politica, ma per una situazione di necessità". L'assessore ha poi spiegato quali saranno gli interventi viabilistici per rendere di fatto sconveniente l'attraversamento della Besurica da parte delle vetture, soprattutto nelle ore del mattino. "Sarà impedita la svolta a sinistra dentro l'abitato della Besurica dalla strada Agazzana al primo incrocio per chi proviene da Gossolengo. Verrà sistemata definitivamente la rotatoria davanti al bocciodromo con la creazione del quarto innesto a norma. Via Turati sarà infine riqualificata in particolare nell'ultimo tratto, con la realizzazione di una parte di marciapiedi, l'allargamento della carreggiata e la posa dei rallentatori di velocità. ".
Da registrare oggi l'intervento del senatore Giampaolo Bettamio (Forza Italia) sulla situazione dei cantieri urbani:
La città di Piacenza è alle prese in questi giorni con il problema dei cantieri stradali: intere zone, quali Largo Battisti, Piazza Borgo, Via Garibaldi, Via Giordani, lo Stradone Farnese, vivono la precaria situazione di un lunghissimo work in progress, di cui non si vede la fine. Ora, se si considera che anche il ponte sul Po è interessato da opere di ristrutturazione, ben si comprende quali siano i disagi che i cittadini sono costretti ad affrontare. Così facendo, il sindaco Reggi ha mandato letteralmente in tilt il già caotico traffico cittadino, facendo inalberare gli automobilisti, costretti a lunghe file per raggiungere le rispettive destinazioni. Fortuna ha voluto che la canicola estiva quest'anno sia arrivata in ritardo.... Per mettere un po' di ordine son dovuti scendere in campo in forze i vigili urbani. Sul piede di guerra sono altresì i negozianti delle zone interessate ai lavori, il cui fatturato sta accusando una drammatica contrazione: in tempi di crisi economica, qualcuno rischia addirittura la chiusura, andando a rimpolpare le fila di coloro che, già negli anni passati, han dovuto abbassare la saracinesca e licenziare i dipendenti. Le ragioni di queste categorie non sono state prese in minima considerazione dal Sindaco, che già più volte in passato si è dimostrato (improvvidamente) tetragono nella fermezza dei propositi. E non si pensi che, nel merito, i provvedimenti del nostro primo cittadino costituiscano una novità: del riassetto e della razionalizzazione della circolazione sullo Stradone Farnese e sul sistema viabilistico di Via IV Novembre, Via Giordani e barriera Genova se ne parlava già in maniera particolareggiata ai tempi del sindaco Giudotti e dell'assessore Ferraroni, i quali – tuttavia – si erano impegnati a procedere con gradualità, dando il via alle opere, magari, durante il mese di Agosto, nel quale la città si svuota parzialmente. Ora non resta che sperare che i lavori si concludano celermente, ma – visti i tempi usuali a cui questa giunta ha abituato i piacentini – c'è poco da star allegri...