Ultimi giorni di lavori per il nuovo deposito custodito di biciclette alla stazione ferroviaria di Piacenza. Da lunedì 11 ottobre saranno 400 i nuovi posti disponibili per i velocipedi, ai quali andranno ad aggiungersi ulteriori 50 posti per i ciclomotori.
Il servizio, la cui gestione è stata affidata dal comune alle cooperative sociali “L’orto botanico” e “C.O.TE.PI. Onlus” sarà a disposizione dal lunedì al venerdì dalle 5 alle 21.30 e al sabato dalle 5.30 alle 14.30.
Il nuovo deposito sarà a pagamento, con tariffe giornaliere, settimanali o mensili, agevolate per i titolari di abbonamenti ferroviari: da lunedì prossimo fino al 31 ottobre si avrà comunque la possibilità di parcheggiare gratuitamente le proprie biciclette e sottoscrivere gli abbonamenti per il servizio attraverso gli operatori delle cooperative che saranno a disposizione per fornire ogni informazione utile.
"E' un servizio molto oneroso per il quale chiediamo un contributo necessario - ha spiegato l'assessore all'ambiente Pierangelo Carbone - Il comune ha stanziato 30mila euro: una cifra analoga contiamo di recuperarla attraverso i 40 spazi di sosta per le auto ricavati nell'area dell'ex squadra rialzo, accessibili da via Dei Pisoni e via La Primogenita, e destinati agli utenti occasionali del servizio ferroviario che avranno un costo di sei euro al giorno. Sottolineamo comunque come le tariffe siano particolarmente basse considerando tutte le città del nord Italia che offrono servizi analoghi".
Tutti gli abbonati al nuovo bike park potranno inoltre avvalersi di un servizio di pronto intervento per la riparazione di freni, gomme e lampadine a tariffe predefinite. Resteranno disponibili gratuitamente per i ciclisti tra gli 80 e i 90 posteggi in spazi coperti ma non custoditi di fronte al magazzino spedizioni di Rfi e altri 30 nella stradina adiacente Borgo Faxhall.
"Abbiamo lavorato per una riqualificazione complessiva del deposito - ha detto l'assessore ai lavori pubblici Ignazio Brambati - che va ad aggiungersi a quella già in atto a Piazzale Marconi, rimuovendo tutti gli elementi di degrado e di potenziale insicurezza, per una spesa complessiva di 36mila euro. Informiamo tutti i cittadini che con l'apertura del nuovo deposito saranno rimosse tutte le biciclette parcheggiate nel piazzale al di fuori degli spazi predisposti."
Un progetto complesso, come ha voluto ribadire Giovanna Palladini, assessore ai servizi sociali, che permetterà tramite l'accordo con le cooperative di dare occupazione a persone in difficoltà dal punto di vista lavorativo ed economico.
A fondo pagina tutte le tariffe del deposito e quelle della ciclofficina
Tassi e Civardi (Pdl): "Assurdo balzello che vessa i pendolari piacentini"
“Oltre al danno, la beffa. Un’assurdità. I pendolari piacentini non solo non sono mai stati difesi da parte chi propagandisticamente annunciava di stendersi sui binari per protestare contro Trenitalia, ma oggi si vedono addirittura affibbiare dallo stesso un balzello per parcheggiare la propria bicicletta”.
Esprimono forte irritazione i due consiglieri comunali del Popolo della Libertà, Marco Tassi e Marco Civardi, all’annuncio fatto oggi in conferenza stampa della prossima apertura del deposito di cicli e motocicli alla stazione ferroviaria.
“Non entriamo nemmeno nel merito della questione del parcheggio-auto – spiegano Tassi e Civardi – perché chiedere 6 euro al giorno è semplicemente incommentabile, ma riteniamo profondamente ingiusto anche pretendere un balzello per motocicli e, soprattutto, biciclette. Il Comune di Piacenza assegna 30mila euro annui a 2 cooperative per gestire un deposito a pagamento (il costo è di circa 1 euro al giorno a bicicletta), quando sarebbe stato possibile, con la stessa cifra se non inferiore, realizzare una struttura coperta, dotata di un servizio di videosorveglianza – già oggi esistente, ma non funzionante – e magari di un badge di ingresso, e, soprattutto, completamente gratuita per gli utenti”.
“Con la soluzione attuata, invece – proseguono i due consiglieri del PDL – i pochi posti che rimangono gratuiti non saranno in sicurezza, né presumibilmente ne sarà incentivato l’utilizzo da parte delle cooperative, che guadagnano dal servizio a pagamento, non da altro”.
“Ci pare assurdo – concludono Tassi e Civardi – andare a vessare con un ulteriore balzello le migliaia di pendolari piacentini che ogni giorno sono costretti ad emigrare dalla nostra città per studio o per lavoro, non certo per fare un favore al Sindaco e alle sue cooperative amiche”.