Una delegazione della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali, ha incontrato oggi a Messina i vertici del Policlinico e dell'ospedale Papardo. La delegazione era composta dal Presidente Leoluca Orlando, dai vicepresidenti Giovanni Burtone e Massimo Polledri e dall'onorevole Maria Grazia Lagana' Fortugno e dal coordinatore del filone d'inchiesta sui punti nascita, l'onorevole Benedetto Fucci. A partire dalle ore 11.15 circa, presso la Prefettura di Messina, sono iniziate le audizioni informali delle organizzazioni sindacali. A seguire, l'audizione del Direttore Generale, del Direttore sanitario e del Direttore amministrativo dell'Azienda Ospedaliera "Papardo-Piemonte". In seguito sono stati sentiti il Direttore Generale, il Direttore sanitario e il Direttore amministrativo dell'Azienda Ospedaliera Universitaria "G. Martino" e, infine, il Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria Provinciale.

Alle 16.30, sempre nei locali della Prefettura, la delegazione ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa. Questo è stato il momento per l’onorevole Massimo Polledri per spiegare quanto esaminato:"Sono stati presi in considerazione i buchi di bilancio, che riguardano realtà complesse come quelle visitate quest’oggi. Queste aziende sanitarie presentano una situazione debitoria importante, che a volte arriva addirittura a non avere i fondi per pagare gli stipendi dei medici". In seguito Polledri ha presentato l’analisi compiuta in modo stringente sulla professione. "Sono stati riscontrati altissimi tassi di parti cesarei effettuati (65 – 70%), dati che mettono in luce una realtà non funzionante in modo sistemico". E’ stato preso in esame anche il caso dei medici che, litigando in sala operatoria, hanno portato in fin di vita la madre con il suo bambino. In questo caso, ha dichiarato l’onorevole della Lega Nord " questi avvenimenti accadono perché alcuni medici utilizzano le strutture senza averne i titoli. Per questo è stato chiesto un cambio di rotta e controlli più stringenti verso chi va ad utilizzare le sale operatorie e più trasparenza nei confronti degli utenti che si rivolgono a queste strutture".