[Home Page]
Ultimo aggiornamento:   12/10/2015  l  15.31  
                               
Servizi
Meteo
Aria
Viabilità
Farmacie
Trasporti
Libri
Video TV
Cinema
Rubriche
ReadySteady
Koinè
Speciali
Volontariato
CercoOffro Lavoro
Promessi Chef
Tendenze
Motori
Jazz Fest
Piazza 25 aprile
Festival Blues
Fuori Porta
Maturità
Tribuna politica
Opinioni



Piace, un dead man walking in attesa della grazia IL PUNTO

Della partita con il Padova rimane un punticino che muove una classifica deficitaria, che vede il Piacenza solitario all'ultimo posto a quota 2, a meno cinque dai playout e meno sette dalla salvezza, rappresentata dal gruppone Grosseto-Modena-Frosinone-Ascoli: tutte squadre già affrontate, con i risultati che conosciamo, dai biancorossi di Madonna. Si dirà, e l'abbiamo ripetuto più volte anche noi, che la serie B è un campionato lungo dove bastano due vittorie di fila per recuperare, ma certo la situazione si fa davvero difficile, soprattutto se si considerano prestazione e atteggiamento della squadra in campo.

Rimane infatti la sensazione che la squadra entri in campo praticamente già spacciata in attesa di un verdetto, nella speranza che un episodio favorevole possa cambiare la gara, e magari la stagione. Un dead man walking, come l'abbiamo definita sabato, in attesa della grazia. Giocatori non timorosi, ma addirittura atterriti; giovani che dovrebbero mangiare l'erba e giocare con esuberanza  che giocano palla sempre al compagno più vicino, preoccupati di sbagliare il meno possibile e lontani anni luce dal prendere l'iniziativa e a farsi propositivi.  Come se fosse per tutti il primo giorno di scuola. Emblematico l'esempio dei due esterni Avogadri e Calderoni, uomini importanti nel modulo 5-2-3 o 3-5-2 e invece comprimari che si nascondono nelle pieghe della partita: Madonna stesso li ha definiti frenati, e non riesce a trovare il modo di sbloccarli psicologicamente. Probabile che la scelta di un modulo d'altri tempi, con 5 difensori e 3 mediani, e l'approccio difensivo predicato dal mister influiscano sui ragazzi, in negativo, più di mille parole.
Rimane un modulo troppo attendistico, soprattutto dopo la rinuncia di Volpi, giocatore giustamente in discussione dopo alcune prove a dir poco scialbe e grande escluso di sabato scorso. La rinuncia al regista doveva però essere supportata dall'esclusione di un difensore e dal potenziamento a centrocampo sulle fasce, dove raddoppiando i giocatori si potevano trovare le distanze giuste e i movimenti offensivi necessari per mettere in difficoltà gli avversari. Catinali è apparso un mediano classico, per di più lontano dal ritmo partita, e avrebbe reso probabilmente di più in un centrocampo a 4 con Bianchi al suo fianco. E sulle fasce poteva essere dato spazio a Marchi, che ha corsa e tempi di inserimento corretti, e magari provati giocatori come Guerra e Piccolo, in grado di supportare la coppia d'attacco Cacia-Graffiedi.
Rimane un dubbio clamoroso, quasi un paradosso: se davvero in serie B bastano due vittorie per rientrare in gioco, perchè non cercarle? Modulo e atteggiamento difensivo potevano essere giustificati forse in trasferta e al limite con l'armata Siena, diventano invece un controsenso nella partita della vita in casa. Una finale di Champions, l'aveva definita Madonna, per poi giocarla come solamente la Steaua Bucarest di Duckadam aveva fatto nel 1986.
Rimane, al di là dei problemi di modulo e gioco di squadra, la costante degli errori individuali clamorosi, ormai il marchio di fabbrica di questo Piace. Se non è Cassano è Bini, se non è Bini è Rickler: le prestazioni biancorosse, già poco brillanti, vengono spesso compromesse e definitivamente affossate dagli errori del malcapitato di turno, una sorta di intruso della settimana enigmistica che sembra giocare contro la sua squadra. Quello che ha fatto Ricklerone sabato è difficilmente spiegabile, se non con una condizione psicologica davvero difficilissima. Non aver tolto alla fine del primo tempo un giocatore in chiaro stato confusionale, e lasciarlo libero di colpire nuovamente alla stregua di un serial killer, è stato un errore madornale dell'allenatore, considerata oltretutto la giornata poco felice di Vantaggiato.
Rimane la doppietta di Cacia, giocatore determinante per le sorti di questo Piace: considerato l'atteggiamento tattico e la scarsa confidenza con la rete del resto del parco attaccanti biancorosso, è ovvio che solamente venti gol dell'attaccante calabrese possono evitare la retrocessione al Piace. Salgono a sei le reti segnate dai biancorossi, che lasciano l'ultimo posto nella graduatoria specifica al neopromosso Varese. Per la prima volta al Piace riesce una rimonta, e per due volte nella stessa partita. Vale la pena sottolineare, a conferma di quanto detto in apertura di analisi, come la squadra di Madonna sia stata in vantaggio per soli 7 minuti complessivi (quelli passati tra l'1-0 di Cacia e il pareggio di Lodi contro il Frosinone) in queste prime sette partite di campionato, su un totale di 630 minuti più recupero (meno dell'1% del tempo di gioco).
Rimangono i primi fischi delle tribune per il Mindo, invitato da alcuni a dimettersi e ancora saldamente, ma un pò meno di prima, in sella. Siamo stati tra i più teneri con l'allenatore bergamasco, che si è trovato in mano una rosa poco competitiva e costruita (da altri come ha sottolineato anche sabato nel post partita) senza uno straccio di programmazione, e per questo bisognoso di tempo per plasmare la sua squadra. Il tempo passa e non si notano passi in avanti, e al contrario la squadra sembra avere sempre meno personalità e identità. Non si scorge dietro un progetto chiaro di squadra.
Domenica si va ad Empoli, seconda in classifica e unica squadra imbattuta insieme al Siena. Chissà che il non aver nulla, o quasi, da perdere non aiuti dal punto di vista psicologico.
 
Commenti:



effettivamente garilli ha fatto il bene del piace.basta guardare l'andamento degli ultimi 5 anni.garilli sì ke è un signor iprenditore.vendere quando il piace vakeva qcosa? scherziamo? giusto aver aspettato qdo nn valeva più niente così nessuno lo ha volu
filippo
05/10/2010  12.36

a questo punto...
Gigi Cagni e il suo polso duro...
matteo
05/10/2010  10.52


La rosa è fin troppo competitiva per il seguito che ha il Piace: inutile dare colpe a Garilli. Siamo diventati un pubblico da serie C (anche a livello qualitativo non solo quantitativo) e meritiamo la seric C (mi rifiuto di chiamarla Prima Divisione)
Sandro
05/10/2010  10.10

Vattene!!!!!!!!!!!
mi raccomando mindo,a Empoli devi giocare con 9 giocatori in difesa e cacia solo in avanti!!!ma non lo vedi che ci stanno prendendo tutti per il CULO!!!!!!!!!!!!!!!!!mi fai pena,te ne devi andare VACCA MISERIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
cecco72
05/10/2010  10.01

Articolo
Analisi perfetta della situazione, ormai imbarazzante, che temo non potrà cambiare se non si dà una scossa alla situazione. Come immaginavo l'icontro con gli ultrà non ha intimorito nessuno!!
Paola
04/10/2010  21.21

grazie mindo!
Il piacenza è una squadra debole, impaurita, fragile, che non si diverte e che spera che arrivi maggio il prima possibile per retrocedere e non soffrire più.
antonia
04/10/2010  20.08

che tristezza
La dirigenza dopo anni di tentavi per retrocedere, ha finalmente azzeccato l'anno giusto! Quest'anno è impossibile non retrocedere.
luisa
04/10/2010  20.05

mindo
E quando il Mindo in piedi si alzerà allora vorrà dire che saremo in serie C...dopo 20anni il piace è destinatoa a ricalcare i campi della C...
antonio
04/10/2010  19.49

articolo
non proprio tutto mindo sbaglia a volersi quasi chiamare fuori e dare la colpa ai giocatori..... è da luglio che ci lavora e probabilmente male...ma se sono 2 anni che in pratica non allena ci sarà un motivo
alessandro
04/10/2010  16.29


Mi dispiace Mindo, ma qui sei tu che sbagli...i giocatori ci sono, è il resto che manca. Comunque complimenti a chi ha scritto questo articolo: ha detto veramente tutto ciò che c'era da dire.
Tosco
04/10/2010  13.03


e già, avevate proprio ragione: speriamo resti garilli! speriamo resti garilli! facciamo la tessera e siamo tutti più sicuri: di nuovo stadi pieni!! BRAVI
filipèpo
04/10/2010  12.52


INSERISCI COMMENTO:

*nome:
*e-mail:

titolo:

descrizione (max.255 caratteri):

  Accetto le clausole realtive al trattamento dei dati personali.





PiacenzaSera è una testata giornalistica registrata presso il tribunale di Piacenza (N° 644 con decreto di iscrizione del 27/07/2007)
Edita da Codex10 - Società Cooperativa - P.IVA 01443570336 - Soluzioni internet realizzate da GeDInfo - Società Cooperativa.
Per informazioni su come inserire la tua pubblicità su www.piacenzasera.it invia un'email a commerciale@piacenzasera.it