Sembrava un'esecuzione in piena regola, con vittima inginocchiata e pistola puntata alla tempia. I carabinieri non hanno avuto troppa difficoltà a individuare i protagonisti della vicenda che si è svolta nella tarda serata di giovedì, davanti a un bar di viale Dante. La teatralità del gesto, nonostante fosse stata usata una pistola giocattolo, ha così attirato l'attenzione di diversi passanti. Il responsabile, un 25enne incensurato, albanese, artigiano e residente a Gropparello, aveva coperto con del nastro adesivo nero il tappo rosso: per la vittima, un connazionale 37enne, la pistola ad aria compressa sembrava un'arma reale a tutti gli effetti.
I carabinieri accorsi sul posto hanno così raccolto i dettagli, scoprendo così che le motivazioni del gesto erano passionali. Il 37enne è lo zio di una ragazza 17enne albanese, fidanzata fino a poco tempo fa con il giovane. Il 25enne riteneva responsabile della rottura proprio lo zio della ragazza. Il giovane è stato denunciato per minacce aggravate dall'uso di un arma.
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