Si è conclusa nella serata di domenica con l’esibizione di Claudia Penoni direttamente da Zelig e il concerto dei “Jailhouse rock’n’roll band” la Grande Festa della Famiglia”. Una seconda edizione voluta a furor di popolo: l’anno scorso la kermesse doveva rappresentare un “unicum”, ma il successo riscosso e le richieste della cittadinanza ne hanno determinato la replica. Fra dibattiti, camminate, rinfreschi e giochi la “due giorni” che ha colorato la zona di Piazza Cavalli è stata organizzata dal Forum delle Associazioni Familiari di Piacenza, una rete che comprende 18 organizzazioni (quasi tutte presenti con i loro 15 stand), con la collaborazione de “Il Nuovo Giornale” (il settimanale della Diocesi di Piacenza-Bobbio) e Diesse Emilia-Romagna e patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Piacenza.
L'appuntamento, oltre a essere un momento aggregativo per le famiglie del nostro territorio, si proponeva di riflettere su alcune problematiche legate alla famiglia, all’infanzia e alla reciproca comprensione fra generazioni. ”Non è che i bambini abbiano di questi tempi problemi maggiori rispetto alle generazioni precedenti - dice la relatrice e psicoterapeuta Paola Marcinò dell’associazione “La ricerca” - solamente hanno problemi diversi. Oggi le famiglie si devono confrontare con l’anoressia e la bulimia, la diffusione di nuove droghe, nonché l’influenza non sempre benefica dei mezzi di comunicazione, televisione in primis: sono tutti disagi molto moderni”. Marcinò è intervenuta sulla diversità dei linguaggi fra generazioni tenuto a Palazzo Gatti, all’interno del ciclo di conferenze “Le botteghe dell’educare: esperienze e provocazioni”. Il programma di domenica prevedeva anche altri dibattiti di rilievo (“Educare la mente” e “Educare la vita”, entrambe presso il Salone di Palazzo Gotico), oltre alla messa presieduta dal vescovo Gianni Ambrosio.
“In questi due giorni - ha commentato Sannita Luppi presidentessa del Forum delle Associazioni Familiari di Piacenza - genitori, insegnanti e bambini si sono uniti attorno a un interesse comune, ovvero trasmettere un valore fondamentale che è quello di educarsi e di realizzarsi nella pienezza della propria spiritualità, contribuendo al bene della comunità, per arginare un degrado culturale e una perdita di coscienza che sta invadendo il nostro paese”. Soddisfatta Luppi per il pubblico. “E’ stato un successo: fra ieri e oggi abbiamo avuto oltre duemila visitatori, senza contare gli intervenuti agli spettacoli previsti in serata”.
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