“Qual è il ruolo della Provincia nella cessione del marchio De Rica?” - Comunicato stampa Pd Piacenza
Il marchio De Rica lascia l'Italia e così un altro pezzo dell'industria agroalimentare piacentina scompare, segnando una pesante sconfitta per il nostro territorio. La notizia che il gruppo Conserve Italia ha firmato un accordo con la multinazionale Olam International di Singapore, quinto gruppo alimentare mondiale, che prevede la cessione e l’utilizzo del marchio De Rica per il solo continente africano, desta infatti parecchio stupore.
La notizia arriva dopo che per anni sono giunte rassicurazioni in proposito, ma soprattutto dopo che il sistema piacentino aveva dimostrato di essere in grado di vincere la sfida, affidando negli anni scorsi ad Emiliana Conserve il ramo d'azienda per permettere il proseguimento della produzione, consentendo al contempo di salvaguardare l'occupazione sul territorio.
Ora che Conserve Italia, proprietaria del marchio De Rica, ha deciso di vendere all'estero questo importante simbolo di qualità del pomodoro piacentino, come Partito Democratico non possiamo che associarci alle parole del presidente di Coldiretti, Luigi Bisi, che ha definito questa operazione “uno scempio”, aggiungendo poi che questa situazione è “un esempio di come non si faccia nulla per valorizzare il lavoro degli agricoltori italiani”.
A questo punto, sarebbe importante capire qual è il ruolo giocato dalla Provincia di Piacenza in questa operazione, e cosa abbia da dire in proposito, visto che la passata amministrazione aveva salvato la produzione e di conseguenza aveva posto le condizioni per un ulteriore sviluppo dello stesso marchio. (Partito Democratico)
La replica dell'assessore all'Agricoltura Filippo Pozzi
Riguardo la nota diffusa dal Pd e riferita alla cessione del marchio De Rica l’assessore provinciale all’Agricoltura Filippo Pozzi commenta
“La Provincia è stata tenuta completamente all’oscuro sull’operazione di Conserve Italia per la cessione del marchio “De Rica” alla Olam International per il mercato africano. Apprendiamo dai giornali ,con sorpresa, la decisione di Conserve Italia che, seppur in modo legittimo, si appoggia ad un soggetto estero per aggredire nuovi mercati. Senza conoscere i termini dell’accordo siamo preoccupati sulla provenienza della materia prima presente in quelle confezioni che verranno marchiate “De Rica” e auspichiamo che non possano rappresentare fuorvianti bandiere del “made in Italy”. Questa Amministrazione , in un solo anno, ha dimostrato di “fare quadrato” attorno al comparto del pomodoro da industria piacentino facendo la sua parte, insieme agli altri soggetti istituzionali, per supportare l’iniziativa che ha impedito la chiusura di Emiliana Conserve e contribuendo, col Distretto del Pomodoro, a quel “sistema di regole e di trasparenza in etichetta” che, oggi, sono diventate il vero oggetto di discussione per il comparto a livello nazionale in vista del disaccoppiamento del prossimo anno. Non entro nel merito del ruolo che, in passato, esponenti del PD hanno giocato nel settore del pomodoro da industria piacentino; crediamo fermamente nella distinzione dei ruoli tra politica ed imprenditoria ed abbiamo dimostrato di esserci ogni volta che il comparto ha chiesto un intervento istituzionale da parte della Provincia”.
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