L'avvocato piacentino Umberto Fantigrossi, noto per le battaglie a fianco dei pendolari piacentini (e non solo), scrive al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiedendo la revoca della nomina di Giulio Andreotti a senatore a vita dopo le sue ultime dichiarazioni sull'assassinio dell'avvocato Giorgio Ambrosoli.
Signor Presidente della Repubblica, sono stato fortemente e negativamente colpito dalla dichiarazione resa ieri sera in televisione dal Sen. Andreotti sull’assassinio dell’avv. Ambrosoli. Andreotti ha detto, in sostanza, che il liquidatore della banca di Sindona (condannato all’ergastolo come mandante della barbara esecuzione) “se l’è andata a cercare”. Una “giustificazione” che sembra uscita dalla bocca di chi è intriso di cultura dell’illegalità e che fa accapponare la pelle ai cittadini onesti che onorano la figura di Ambrosoli, giustamente definito “eroe borghese”, perchè ha pagato consapevolmente con il sacrificio supremo suo e quello dei suoi cari l’adesione ai valori dell’onestà, dell’incorruttibilità e del silenzioso quotidiano asservimento dei propri doveri verso la società. Questa mia indignazione si rivolge a Lei, nella speranza che la possa autorevolmente condividere e manifestare agli italiani tutti, anche, se possibile, con un gesto clamoroso e senza precedenti: la revoca della nomina di Andreotti a senatore a vita.
Con ossequi, Umberto Fantigrossi
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