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Un parco del Trebbia "snello e sostenibile". Il vertice in Provincia

Un parco “snello” che associ all'iniziativa territoriale le esperienze di altre realtà, a partire dall'ultimo nato in Regione, il parco dei Gessi romagnoli, tra Bologna e Ravenna. Questo l'obiettivo, condiviso, che si sono dati questa mattina l'assessore provinciale Patrizia Barbieri e i rappresentanti delle amministrazioni comunali coinvolte nel progetto parco Trebbia (nel complesso sono sette: Calendasco, Gazzola, Gossolengo, Gragnano, Piacenza, Rivergaro, Rottofreno) incontrando in sala Garibaldi 1 l'assessore regionale Sabrina Freda. Alla riunione in Provincia anche il presidente dell'ente Massimo Trespidi, che ha avviato i lavori.

 

Da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti l’intenzione è contenere il più possibile i tempi per la conclusione dell'iter del parco del Trebbia, approvato a fine 2009. Nel cronoprogramma i prossimi passaggi saranno l'elaborazione di statuto e atto costitutivo, ai quali si sta già lavorando. La prossima settimana previsto un nuovo aggiornamento tra l'assessore provinciale e i Comuni. Intanto si mantiene un filo diretto con Bologna.

 

Regione, Provincia e amministrazioni comunali hanno convenuto sulla necessità di contenere i costi del parco, limando quanto più possibile le spese e calibrando le quote da assegnare alle singole voci.

L'assessore Barbieri a questo riguardo ha chiesto, tra le altre cose, che vi sia la possibilità di mantenere la sede legale del parco all'indirizzo della Provincia, per evitare l'accumulo di voci di spesa giudicate gravose e superflue, quali, ad esempio, l'apertura di un ufficio ex novo, con i conseguenti costi di utenza.

 

Permangono evidenti preoccupazioni da parte delle amministrazioni territoriali riguardo agli impegni economici da assumere. In particolare i sindaci e l'assessore Barbieri hanno a più riprese rimarcato le difficoltà economiche in cui versano gli enti locali, manifestando l'esigenza di una equa partecipazione, che non risulti eccessivamente onerosa per i rispettivi bilanci. Altri dettagli sono in via di definizione. Nell'ottica della semplificazione si sta valutando, tra l'altro, l'opportunità di adottare un'eventuale figura unica che accorpi gli incarichi di presidente del consiglio e di presidente del consorzio.

 

 

Quanto al modus operandi ora la priorità è concludere la stesura delle bozze di statuto e atto costitutivo. Elaborati i documenti i Comuni avranno una settimana di tempo per presentare le proprie osservazioni. L'eventuale stesura integrata verrà inviata a Bologna per presa visione della Regione e calendarizzata nei consigli della Provincia e dei Comuni.

 

 

 

 
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