Piacenza - Venezia - Sorelle mai è un film particolare, inconsueto, sperimentale. Un film che nasce da sei esperienze di laboratorio, pensate da persone sempre diverse ed elaborate a distanza di un anno l'una dall'altra. Un film che arriva come prosecuzione di un'altra opera – Sorelle – presentata nel 2006 al Festival del Cinema di Roma. La conferma arriva direttamente dal regista Marco Bellocchio, chiamato questa mattina a presentare a Venezia il suo lavoro insieme al figlio Piergiorgio e a Paolo Del Brocco, direttore di Rai Cinema. La pellicola non è in concorso
Bellocchio spiega in conferenza stampa come è nata l'idea di creare un vero e proprio film partendo dai corti realizzati con gli allievi di "Fare Cinema", corso che il regista di Bobbio tiene nel suo paese natale da ormai 10 anni: "Quando lo abbiamo girato io non pensavo che avrei creato un lungometraggio. Sono tutti episodi con un inizio e una fine, al punto che siamo stati costretti, in fase di montaggio, a smussare un po' i finali. Sono film ideati spesso prima ma elaborati con i giovani che hanno frequentato questi corsi. Sono sei episodi elaborati con sei gruppi di giovani diversi".
E' stato girato dal 1999 al 2008, durante i corsi estivi. Protagonista e' la sua stessa famiglia: dalla figlia Elena, che vediamo crescere dai 5 ai 13 anni, al figlio Pier Giorgio, alle zie. Poi ci sono gli attori: Donatella Finocchiaro nei panni della madre di Elena, Alba Rohrwacher in quelli di una professoressa e Gianni Schicchi Gabrieli, l'amico di famiglia.
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