Aula Consiliare gremita per l'appuntamento  con la neo-nata Agenzia per la Famiglia. Le associazioni familiari, coordinate dal Forum che ne riunisce ben 18, hanno risposto molto positivamente all'invito della Provincia di Piacenza all'incontro con Luciano Malfer, dirigente del Progetto Speciale Coordinamento politiche familiari e sostegno della natalità  della Provincia Autonoma di Trento. “Un incontro – come ha sottolineato il presidente  Massimo Trespidi – che si colloca nel solco di quel lavoro comune che si chiama Agenzia per la famiglia e che la Provincia ha voluto istituire qualche mese fa e cominciato proprio dalla sottoscrizione di un protocollo d'intesa con la Provincia di t Trento per lo scambio reciproco delle esperienze. Oggi – ha proseguito Massimo Trespidi – mettiamo una nuova pietra rispetto al lavoro comune che la Provincia intende portare avanti insieme alle associazioni familiari e a tutti quei soggetti che intendono collaborare e costruire l'Agenzia. Questo momento intende soprattutto delineare un metodo di lavoro nella logica della sussidiarietà, C'è un lavoro che possiamo fare insieme che possa cambiare il nostro territorio e diventare patrimonio di tutti”.
A Luciamo Malfer è spettato il compito di illustrare come dal 2004 la Provincia di Trento ha saputo creare una rete di servizi per le famiglie e ripensare e riprogettare l'intero sistema delle politiche familiari. Un cammino che è durato sei anni e che è stato in grado di creare una rete di servizi per il benessere delle famiglie; un distretto familiare che attraverso una rete di operatori economici ed Enti territoriali, non solo agevola le famiglie ma promuove il territorio creando ricchezza. “Occorre uscire dalle logiche assistenziali rivolte alle famiglie e considerare la famiglia un soggetto portatore di valori e di ricchezza per tutto il territorio”. Il lavoro condotto dalla Provincia di Trento ha coinvolto le associazioni familiari, gli enti territoriali  e imprese private per in una serie di azioni che hanno comportato una mappatura delle politiche già esistenti, la mappatura delle politiche tariffarie e delle politiche del lavoro per arrivare alla realizzazione di un marchio che contraddistingue i servizi a misura di famiglia come una serie di agevolazioni sui trasporti pubblici, nei musei, nei luoghi ricreativi, negli alberghi fino a creare un vero e proprio distretto delle opportunità a sostegno della famiglia. “Non tutto è stato già realizzato – ha detto Malfer – stiamo lavorando per promuovere politiche abitative, la conciliazione di tempi di lavoro con i tempi della famiglia. Creare, insomma, tutte quelle opportunità perchè il territorio diventi un laboratorio strategico in cui si sperimentano e si integrano le politiche pubbliche, si confrontano e si rilanciano le culture amministrative e si innovano i modelli organizzativi il tutto finalizzato al benessere della famiglia, alla promozione della natalità e della genitorialità”.
“Da questa esperienza possiamo partire – ha concluso il presidente Trespidi al termine di una serie di quesiti posti dai presenti – consapevoli che Piacenza non è il trentino, ma nella certezza che possiamo cambiare molte cose se lavoriamo insieme. C'è, nel nostro territorio, un patrimonio di esperienze che vanno messe in rete, dobbiamo unire e coordinare gli sforzi. Abbiamo molta strada da fare, ma abbiamo uno zaino con gli strumenti che sono le nostre esperienze; le esperienze delle nostre associazioni. A breve organizzeremo un incontro anche con i Comuni perchè è indispensabile che ci sia la collaborazione degli enti locali. Chiedo alle associazioni familiari di farci sapere chi intende partecipare a questo cammino insieme a noi: Siamo esploratori, ma non partiamo da zero e abbiamo ben chiaro l'obiettivo che vogliamo raggiungere” - ha concluso Massimo Trespidi.