Comunicato stampa dei giovani di Italia dei Valori
Sabato pomeriggio il Presidente del Senato Renato Schifani è stato contestato alla festa nazionale del PD. Stessa sorte è toccata qualche giorno fa al Senatore del Popolo della Libertà Marcello Dell’Utri, fischiato a Como prima del programmato dibattito in cui avrebbe dovuto presentare i presunti diari di Benito Mussolini. In entrambi i casi si sono levate le voci di dissenso in disprezzo a tali gesti dai soliti mass-media asserviti al Capo del Governo, si è gridato contro quei contestatori sessantottini che avrebbero negato ai malcapitati il diritto di parola. Addirittura c’è chi li ha definiti “squadristi”. Italia dei Valori, contrariamente alle prese di posizione di tutti gli altri partiti costituenti il nostro Parlamento, si sente invece voce fuori dal coro e plaude al gesto di quelle donne e uomini che, agendo in detto modo, hanno dato un esempio di grande attaccamento ai valori di giustizia e legalità, non accettando lezioni di nessun tipo né da Schifani, in dovere di chiarire il suo passato professionale con attività svolte in favore di personaggi appartenenti a Cosa Nostra, né tantomeno da Dell’Utri, quel signore con una condanna a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa (ricordiamo che se non fosse in Parlamento per lui si aprirebbero le porte del carcere); inoltre secondo la sentenza il braccio armato di Silvio Berlusconi intrattenne stretti rapporti con uomini di Riina e Provenzano fino al 1992.
Dal carnet dello stesso Dell’Utri non possiamo nemmeno dimenticare il patteggiamento alla pena di 2 anni e 3 mesi per false fatture e frode fiscale quando era impegnato nella gestione di Publitalia ’80. Noi Giovani dell’Italia dei Valori siamo perciò convinti che una riscossa può partire da questi episodi, simbolo di un’Italia che non ne può più di scandali, intrecci politico-affaristico-mafiosi e corruzione sfrenata che denigrano le Istituzioni. Un’Italia che sta finalmente riscoprendo il gusto delle memoria con battaglie a difesa dei valori Costituzionali. Ne va del nostro futuro e della nostra credibilità. Il percorso è lungo e tortuoso tuttavia episodi come questo fanno ben sperare.
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