In attesa della comunicazione ufficiale del vincitore di Tendenze 2010, mr Tony Face traccia per noi un bilancio dell'ultima edizione
Alla sedicesima edizione il Festival Tendenze conferma ancora una volta ogni buona impressione sullo stato di salute della musica piacentina.
Una scena vitale e pulsante che da anni si rinnova, cambia tendenze musicali, abbandona certi generi per privilegiarne altri, abbraccia nuovi suoni o ne riscopre di insospettabili (mai quest’anno si sono sentiti così evidenti e ricorrenti accenni al progressive rock anni 70, ad esempio).
Impeccabile l’organizzazione, ormai collaudata, precisa, creativa e che , al pari della bands, sa, ogni anno, rinnovarsi e sperimentare.
I gruppi si caratterizzano sempre più per l’elevato grado di professionalità, per una tecnica sonora sempre più invidiabile e ciò non fa che confermare il rammarico nel constatare quanti pochi siano coloro che decidono di mettere a profitto mesi trascorsi in sala prove, restando invece incollati al territorio, incapaci di rischiare per uscirne a cercare nuove strade dove proporre la propria musica ed arte.
Servirebbe la determinazione a mettersi in gioco e confrontarsi non più con l’appoggio confortante e confortevole del pubblico amico, ma di fronte a platee, non importa quanto numerose, che con un approccio privo di pregiudizi favorevoli possono aiutare a crescere.
Detto questo, un grande applauso a tutti, indistintamente, per la pervicacia, la caparbietà, l’innocenza con cui sono saliti sui palchi.
Ma uno particolare ai Cripple Bastards per la potenza con cui hanno chiuso la rassegna. Duri, spietati, coraggiosi, veri e sinceri. Soprattutto bravi.
E uno agli Infernal Quinlan, al loro mix di stili originale e personale, a cui si aggiunge la spaziale voce di Silvia Molinari.
Ancora uno a Linda Sutti, coraggiosa e solitaria viandante nelle ostiche terre blues da cui ne esce trionfante.
E uno anche a Maddalena Conni, personalità da vendere, belle canzoni, eccellente tenuta del palco.
Uno agli/alle Stake off the witch, partiti secoli fa dai palchi di Tendenze e ora in giro per mezza Europa. Un esempio.
Uno speciale a Nicola Curtarelli e allo staff 29100.
Senza di voi, il vuoto. Grazie.
Dimenticavo: un applauso anche a Lilith & the Sinnersaints.
Superata da tempo immemorabie la soglia dei 40 anni e delle centinaia di concerti in mezzo mondo, abbiamo avuto il coraggio di emozionarci come quindicenni salendo sul palco di Tendenze.
Ci sarà un perchè.
Antonio “Tony Face” Bacciocchi