Per coltivare le sue piante di cannabis si era scelto un posto molto particolare. La coltivazione si trovava infatti sul fondo di un dirupo che un 49enne piacentino raggiungeva calandosi lungo la roccia con una corda per una decina di metri. I carabinieri di Bobbio, che da alcuni giorni stavano controllando l'uomo, G. D. le sue iniziali residente nella zona compresa tra Bobbio e Bettola, lo hanno seguito trovando sei piante di marijuana altre oltre due metri, con un tronco di circa quattro centimetri di diametro ed alcune taniche utilizzate per l'irrigazione.
Di fronte ai militari dell'Arma il 49enne, che ha precedenti legati allo stesso tipo di reato, ha prima cercato di negare le proprie responsabilità e poi si è giustificato dicendo che la coltivazione era per uso personale. Dichiarazione che non lo ha salvato dall'arresto con l'accusa di produzione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Secondo alcune stime da piante simili è possibile ricavare tra i 250 e i 300 grammi di fogliame, dai quali si ottiene poi lo stupefacente. L'uomo si trova ora agli arresti domiciliari. Da una perquisizione nell'abitazione dell'uomo sono emersi inoltre cinque grammi di marjuana, probabilmente un "test" per saggiarne la qualità.
E' la seconda volta in poco più di un mese che i carabinieri di Bobbio scoprono una coltivazione di marijuana nascosta nei boschi. Alla fine di luglio a finire in manette era stato un ventenne di Milano: nei pressi della sua abitazione di Farini aveva piantato una trentina di piante di cannabis.
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