Piacenza - "Sorelle mai", pellicola del regista piacentino Marco Bellocchio, è stata selezionata fuori concorso dalla Mostra del Cinema di Venezia, in programma da oggi all'11 settembre prossimi. "Sorelle mai", lo ricordiamo, nasce dalle edizioni, di qualche anno fa, dei laboratori estivi di cinema tenuti da Bellocchio a Bobbio.
“Un piccolo film di fantasia, non documentario e tanto meno documentario nostalgico”, lo ha definito così il regista. L’opera è composta da sei episodi che corrispondono ad altrettante sessioni del laboratorio Farecinema che il regista di Vincere tiene dal 1997 in estate nel suo paese natale, Bobbio. Le protagoniste sono due anziane sorelle che sono le vere sorelle di Bellocchio, Maria Luisa e Letizia, con i figli Elena e Pier Giorgio. “Mi è piaciuta questa correzione dell’originale, che era Sorelle. Mi piaceva l’ambiguità della parola. Riecheggia il mio sentimento che è di distacco e di diversità rispetto alla famiglia d’origine, ma anche di inevitabile appartenenza”, ha dichiarato Marco Bellocchio dalle pagine de La Repubblica. Sorelle Mai rappresenta lo sviluppo di Sorelle, presentato nel 2006 al Festival di Roma. Nel cast c'è anche Donatella Finocchiaro nella ruolo di Sara, la madre di Elena.
Gli Italiani in concorso. Noi credevamo di Mario Martone con Luigi Lo Cascio e Toni Servillo; La passione di Carlo Mazzacurati; La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo, dal libro di Paolo Giordano; La pecora nera di Ascanio Celestini, interpretato da lui insieme a Giorgio Tirabassi e Maya Sansa.
Altre sezioni. In Orizzonti, I Malavoglia contemporanei di Pasquale Scimeca e il docu El Sicario Room 164 di Gianfranco Rosi; in Controcampo italiano, I baci mai dati di Roberta Torre. E ancora, tra gli altri fuori gara: Marco Bellocchio con Sorelle mai, Vittorio Gassman una vita da mattatore di Giancarlo Scarchilli, Piergiorgio Gay con l'omaggio a Ligabue, Notizie dagli scavi di Emidio Greco, con Giuseppe Battiston e Ambra Angiolini; Gorbaciof di Stefano Incerti, ancora con Servillo; Vallanzasca – Gli angeli del male di Michele Placido, l'omaggio a Goffredo Lombardo della Titanus firmato da Giuseppe Tornatore, 1960 di Gabriele Salvatores.