A 61 anni dalla morte del musicista piacentino Amilcare Zanella, già direttore dei conservatori di Parma e Pesaro, il suo paese natio, Monticelli, ospiterà la prima assoluta del Quartetto in La maggiore opera 62 per violini, viola e violoncello. Appuntamento giovedì 2 settembre al teatro San Giorgio, dalle 21. Dopo l'introduzione affidata a Mozart, in scena entreranno gli archi di “Le Musiche Quartet” (di cui fa parte la giovane strumentista di Monticelli Giulia Bellingeri, con Simone Bernardini, Andreas Willhohl, Ulrike Hofmann) per l'anteprima della celeberrima fatica di Zanella, eseguita prima della morte in alcuni dei maggiori palcoscenici internazionali: Milano, Venezia, Bruxelles, Parigi, Algeri. La rassegna, giunta alla sesta edizione e presentata questa mattina in Provincia, proseguirà venerdì 10 settembre sempre nella chiesa di San Giorgio (stessa ora) con la sonata in fa diesis (opera 71) per violino e pianoforte del duo italiano Rita Mascagna, figlia del conservatorio piacentino, e Francesca Fierro; seguiranno quattro pezzi per pianoforte (Mazurka op. 43 n°1, Il passero solitario, Festa campestre e Jota da Concerto op.91) affidati alla coreana Kim Ji Eun, anch'ella diplomata a Piacenza, e le liriche vocali da camera dei monticellesi Francesca Garbi ed Elio Scaravella.
L'iniziativa è del maestro Fabrizio Garilli, storico direttore del conservatorio Nicolini, in collaborazione con il Comune di Monticelli e gode del patrocinio della Provincia, sede della conferenza stampa di questa mattina. Al tavolo dei relatori lo stesso Garilli, il
vicepresidente e assessore provinciale alla cultura Maurizio Parma e il sindaco Sergio Montanari.
“L'iniziativa – ha spiegato Parma – va nella direzione auspicata dalla Provincia: riscoprire tutte le figure che hanno fatto parlare bene di Piacenza a livello nazionale e internazionale”. “Vogliamo valorizzare tutte le nostre eccellenze – ha sottolineato Montanari –. Non solo i nostri prodotti tipici, ma anche chi, come Zanella, ha fatto grande Monticelli. Eseguire musica 'di nicchia' non è stata scelta facile, ma fondamentale per portare avanti un progetto di impegno culturale”. “La proposta è di nicchia – ha ribadito Garilli – ma è importante continuare su questa strada. Zanella ha dato un fondamentale contributo alla rinascita musicale italiana, è stato, tra le altre cose, tra i promotori della reviviscenza rossiniana, un talento multiforme che ha ottenuto successi straordinari nei più grandi teatri del mondo”. Prossima sfida: “'Il revisore” a Piacenza, tra i maggiori capolavori di Zanella, opera lirica che andrebbe recuperata e portata, perché no, al teatro municipale con l'aiuto di un grande musicologo come Francesco Bussi”.