Della partita con il Frosinone rimane la delusione per una vittoria mancata. Lo sfortunato epilogo del derby di Modena, la voglia di riscatto e l’avversario non irresistibile avevano creato un’aspettativa non mantenuta sul campo. Una vittoria sarebbe stata importante per una squadra giovane ancora alla ricerca di una propria identità, come spesso sottolineato da Madonna.
Rimane il primo punto conquistato in campionato, che permette al piace di lasciare al deludente Torino lo scomodo ultimo posto a quota zero. E’ ancora ovviamente presto per fare i primi bilanci provvisori, anche se a condividere il penultimo posto in classifica con i biancorossi sono i compagni di viaggio di sempre, alcuni dei quali rimarranno a giocarsi la salvezza fino in fondo. In un campionato che dopo due giornate non presenta alcun padrone (nessuna squadra a punteggio pieno), si registra la partenza a razzo delle neopromosse Varese e Novara, mentre confermano qualche difficoltà Albinoleffe, Ascoli e Triestina. Sorprende il Cittadella, apparentemente smembrato in estate, vittorioso sul Torino.
Rimane l’illusione per cinque minuti, sottolineo cinque, giocati alla grande dalla squadra di Madonna. Squadra alta, verticalizzazioni e tre occasioni nella primissima fase del match, e vantaggio meritato con una grande girata al volo di Cacia. Sembrava la premessa per una serata di gloria per il Piace. Una volta raggiunti, però, i biancorossi hanno al contrario passato venti minuti di inferno, spesso in completa balia di un avversario che gradualmente ha guadagnato campo e capito come infilare le fasce sguarnite. L’ingresso di marchi ha ridato equilibrio alla squadra, che non è più tornata brillante come ad inizio partita.
Rimane il sospetto che il modulo 4-2-3-1 in questo momento, e in alcune circostanze, sia un lusso per il Piace. O meglio, come sempre dipende dagli interpreti. Nella prima mezzora, con un Volpi sottoritmo ad annaspare al fianco di un Bianchi tuttofare, e davanti a loro un terzetto poco incline alla fase difensiva, la squadra ha sofferto parecchio. Ha pagato per tutti Tremolada, sostituito per mettere l’instancabile Marchi: l’impressione, confermata dallo sviluppo futuro della partita, è che il problema fosse più sull’altra fascia, dove Graffiedi, punta pura oltretutto indietro con la preparazione, è mancato clamorosamente in entrambe la fasi, offensiva e difensiva. Disposto con il 4-3-3 il Piace è andato meglio, fino a crescere ancora con l’ingresso di Guerra.
Rimane infatti il ritorno positivo di Simone Guerra, reduce da un fastidioso infortunio al ginocchio durante il ritiro di Brentonico e da una giornata di squalifica. Il giovane attaccante di San Nicolò in venti minuti non è riuscito a girare la partita ma ha comunque creato tre situazioni importanti, andando lui stesso vicino alla rete della vittoria con un pregevole colpo di tacco. Il tutto all’interno di una prestazione fatta anche di corsa, sacrificio e intensità. Abbiamo l’impressione che Simone possa essere un fattore importante per questa squadra, oltre che elemento determinante per potersi permettere il 4-2-3-1: Guerra a sinistra, Sbaffo in mezzo a studiare da Perrotta, Piccolo o Tremolada a destra in questo momento appare la soluzione che garantisce maggiore equilibrio alla squadra. Con Graffiedi e Guzman alternative importanti per il passaggio ad altri moduli.
Rimane la prestazione positiva di Daniele Cacia. Una bellissima rete e diverse conclusioni pericolose per l’attaccante calabrese, volitivo e determinato come da tempo non si vedeva. Egoista in un paio di occasioni, ad essere sinceri, ma caparbio come un attaccante di razza. Daniele c’è.
Rimane una difesa meno sicura di quella dell’esordio a Modena. Ricklerone il più sicuro, e pericoloso in avanti, Zammuto così così e i due terzini troppo spesso d’infilata dalle ripartenze dei ciociari, anche a causa della scarsa protezione offerta dal centrocampo. Reggio Calabria sarà un banco di prova importante.
Rimangono due giorni prima della chiusura del mercato. Ufficialmente De Falco ha dichiarato chiuse le operazioni della società. A nostro parere un difensore di esperienza e una mezzala di qualità grado di giocare anche da esterno potrebbero completare una rosa e offrire soluzioni tattiche diverse al mister. Senza considerare che se partisse Tulli occorrerebbe un attaccante come alternativa a Cacia.
Rimane una settimana di duro lavoro sul campo e sulla lavagna del mister prima della trasferta in casa della Reggina, squadra giovane e ancora da scoprire. In casa biancorossa c’è gente a cui non dovrebbero mancare gli stimoli e la voglia di rivalsa, speriamo bene.