In Emilia-Romagna ci sarebbero 757 edifici da bonificare dall'amianto, di cui 73 nella provincia di Piacenza. Il primato spetterebbe ovviamente a Bologna, con 198 casi, seguita da Modena e Reggio Emilia. Un elenco che «fa venire i brividi perchè ci sono asili nido, scuole dalle materne alle superiori, campetti da calcio, palestre, parrocchie e chiese, ospedali e case di cura, cinema e centri commerciali, bocciofile e università». Cioè luoghi frequentati da bambini, malati e anziani.
Nella lista nera ci sarebbero infatti l'Ospedale Civile, la Casa di cura S.Antonino, l'Università Cattolica, il Conservatorio Nicolini, la Scuola Media Dante, gli istituti superiori Casali e Colombini, l'asilo nido Girasole, le Parrocchie di Santa Teresa, San Corrado e del Preziosissimo Sangue. In provincia: ospedale e scuola materna a Fiorenzuola, ospedale a Borgonovo, scuola materna e asilo nido a Castel San Giovanni, case di riposo di Rivergaro e Morfasso, scuole a Monticelli d'Ongina, Gropparello, Pontenure, centrali elettrica e nucleare a Carso.
L'allarme arriva dal grillino Andrea Defranceschi, capogruppo in Regione del Movimento a 5 stelle: «Sono settimane che studio la questione amianto in Emilia-Romagna» scrive. E annuncia tre diverse interrogazioni sull’argomento amianto negli edifici pubblici, privati e nelle cave estrattive in Regione.
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