Il Consiglio di Amministrazione di IREN S.p.A. ha esaminato in data odierna i risultati pro-forma di Gruppo del 1° semestre 2010 ed ha approvato i risultati dell’analogo periodo del Gruppo Iride e del Gruppo Enìa che dal 1° luglio 2010, a seguito dell’efficacia della fusione, hanno dato vita al Gruppo IREN.
Nonostante una situazione economica congiunturale ancora debole, il Gruppo IREN ha registrato una crescita della marginalità grazie al contributo dei settori Cogenerazione elettrica e calore, Infrastrutture (reti) energetiche, Servizio idrico integrato e Ambiente, confermando la validità del portafoglio di business del Gruppo che, grazie al mix di attività regolate e a libero mercato, garantisce un contenuto profilo di rischio anche in presenza di scenari di mercato non favorevoli ed in continua evoluzione.
GRUPPO IREN: RISULTATI CONSOLIDATI DEL 1° SEMESTRE 2010
I Ricavi consolidati del 1° semestre 2010, pari a 1.718 milioni di euro rispetto ai 1.765 milioni di euro al 30 giugno 2009 (-3%), risentono principalmente della contrazione dei prezzi di vendita per effetto della discesa dei prezzi delle materie prime gas (CCI -23,1%) ed energia elettrica (PUN - 7,2%), parzialmente compensata dall’incremento dei volumi di gas ed energia elettrica venduti e distribuiti.
Il Margine Operativo Lordo (Ebitda) presenta una crescita del 5% rispetto al 1° semestre 2009 e si attesta a 324 milioni di euro a fronte dei 310 milioni di euro dell’analogo periodo 2009, con un’incidenza sui ricavi del 19%. Il risultato beneficia della crescita dei settori Generazione energia elettrica e calore, Reti energetiche, Servizio idrico integrato e Ambiente. La crescita dell’Ebitda è stata attenuata dalla debolezza dei mercati energetici finali, dalla fermata programmata di alcune centrali idroelettriche del Gruppo e dagli effetti della variazione del metodo di contabilizzazione dei ricavi da distribuzione gas (delibera AEEG 159/08).
Il Risultato Operativo (Ebit), pari a 186 milioni di euro risulta in lieve flessione (-3%) rispetto ai 193 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell’anno precedente, principalmente per effetto di maggiori accantonamenti ed ammortamenti.
Il Risultato Netto di Gruppo si attesta a 105 milioni di euro con un incremento del 73% rispetto ai 61 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente influenzato dal costo straordinario connesso al recupero degli aiuti di stato (cosiddetta “moratoria fiscale”). Al netto di tale componente straordinaria il risultato sarebbe comunque in crescita del 7% grazie al miglioramento della gestione finanziaria e fiscale (agevolazione “Tremonti-ter”) e ai maggiori dividendi percepiti dalla partecipata Delmi S.p.A.
L’Indebitamento Finanziario Netto al 30 giugno 2010 è pari a 2.300 milioni di euro (2.056 milioni di euro al 31/12/2009), con un’incidenza sul capitale investito pari al 54,8%, in lieve incremento rispetto al dato di fine 2009. Tale scostamento è dovuto principalmente alla crescita degli investimenti, alla dinamica stagionale del capitale circolante – peraltro in miglioramento rispetto al periodo precedente – e all’effetto non ripetibile del blocco della fatturazione dovuta all’incertezza del quadro normativo in relazione alla tariffa di igiene ambientale.
Gli investimenti netti del periodo ammontano a 230 milioni di euro rispetto ai 185 milioni di euro del 1° semestre 2009 (+24%) e sono stati principalmente impiegati nei settori Generazione elettrica e calore, Infrastrutture energetiche e Servizio idrico integrato.