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"Scuola, il governo garantisca nuovi docenti". Incontro Regione - sindacati

Richiesta immediata al ministero di garantire altri posti in organico – “perché la Regione non può in nessun modo surrogare le carenze dello Stato” – e di assicurare prima di tutto la funzionalità di “ciò che è d’obbligo”, e quindi di scuole elementari, medie e superiori. Al tempo stesso, impegno e disponibilità a individuare possibili soluzioni e progetti per salvaguardare quel patrimonio formativo che risulterebbe più penalizzato, e cioè la scuola dell’infanzia. Queste, in sintesi, le parole degli assessori regionali Patrizio Bianchi (Scuola) e Teresa Marzocchi (Politiche sociali, con competenza per la scuola d’infanzia), durante l’incontro che si è svolto stamani in Regione con Cgil, Cisl e Snals in vista della Conferenza sulla scuola (in programma lunedì 23 agosto). In primo piano, i 91 docenti assegnati dal ministero alle scuole dell’Emilia-Romagna, dei quali 11 per il territorio piacentino, a fronte dei 350 richiesti. “Numeri – ha ribadito Bianchi – che ci impediscono di fare qualunque cosa: sia per la scuola dell’obbligo, che non verrebbe del tutto coperta, ma soprattutto per la scuola dell’infanzia, che risulterebbe totalmente scoperta”.

Una situazione di grave difficoltà quella della scuola dell’Emilia-Romagna, già denunciata dal presidente Errani in due lettere (l’ultima di pochi giorni fa, con richiesta di incontro urgente) inviate al ministro Gelmini: troppo pochi gli insegnanti di fronte a un aumento considerevole degli iscritti, legato a una crescita demografica costante e all’incremento della natalità. “A partire dalla bozza di accordo tra Governo, Regioni e Province autonome dello scorso aprile – ha ribadito Patrizio Bianchi – abbiamo subito formulato un’ipotesi risolutoria: autonomia. Un’autonomia che sarà possibile a patto che ci trasferiscano le risorse, umane e finanziarie. Che venga dato, quindi, alle Regioni il potere di decidere sulla gestione funzionale degli organici”. Per quanto riguarda nello specifico le scuole dell’infanzia “condividiamo pienamente la preoccupazione delle famiglie e dei Comuni: valuteremo tutte le possibilità e le ipotesi percorribili – ha assicurato Teresa Marzocchi – per mantenere adeguati standard e qualità del percorso educativo, che da sempre è motivo d’orgoglio per il nostro territorio ed espressione di buona capacità di governo”

 
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