Della partita con la Virtus Lanciano rimane innanzitutto la qualificazione al terzo turno di Coppa Italia, che vedrà i biancorossi affrontare il Cagliari il prossimo 27 ottobre. Partita di prestigio e ricca di amarcord, grazie alla presenza nelle fila rossoblù di Nainggolan, Lazzari e Jeda.
Rimane un risultato positivo ad inizio stagione, dopo le eliminazioni agostane contro Padova e Verona, e può essere importante, come sottolineato da mister Madonna alla vigilia: soprattutto nel caso di un gruppo giovane, i risultati sono fondamentali per far crescere una squadra alla ricerca di una sua identità. E il Piace squadra giovane la è: al fischio di inizio gli uomini di Madonna mettevano insieme complessivamente 41 anni in meno degli avversari, vale a dire una media di circa quattro campionati.
Rimane il ritorno del bomber Cacia, che al debutto ufficiale riprende un discorso interrotto tre anni fa. Non ha avuto fortuna Daniele lontano da Piacenza: poche, pochissime reti, qualche infortunio e parecchie incomprensioni con allenatori e ambienti. Tornato a casa il ragazzo di Calabria sembra essere ritornato improvvisamente quello di un tempo, come se fosse stato via pochi giorni. E questa tripletta contribuirà certamente a riallacciare un legame anche con i tifosi biancorossi più titubanti a riabbracciarlo. Tutti pronti ad uccidere il vitello grasso per il figliol prodigo.
Rimane la partitona di Luca Tremolada, un'autentica rivelazione. Passi che l'avversario non era il Torino (ma era comunque un'onesta formazione di una sola categoria inferiore, mica una banda di dilettanti), passi anche che l'aver saltato la preparazione causa Europei under 20 possa favorirlo in questo specifico momento in cui gli altri hanno gambe certamente più pesanti, ma questo ragazzo ha fatto vedere una quantità di belle cose che non ci si può negare il diritto di sperare di aver trovato un piccolo fenomeno. Con quel nome vagamente portoghese che diventa profetico: gran tocco di palla, gioco di prima, dribbling, cross e assist ficcanti, tiri in porta, persino un paio di "trivele": alla fine al suo attivo un palo e l'assist per la rete di Volpi, ma il suo bottino poteva essere più cospicuo. Bravo Luca.
Rimane la sensazione che finalmente Tulli possa entrare a far parte del progetto biancorosso. E' vero che si è divorato due occasioni da rete, la seconda colossale con Cacia libero al suo fianco: nelle sue condizioni, lontano dai campi di gioco e dalla porta da una vita, alzi la mano chi non avrebbe cercato il gol della liberazione. Alessandro si è però mosso bene, ha spizzato la palla del pareggio di Cacia e lo ha supportato da vicino in modo efficace. Segnali positivi.
Rimane la conferma di una difesa impresentabile in un campionato come la serie B. Tre reti in casa da una squadra di serie C sono un dato che si commenta da solo. Sarà anche inesperienza, ma il reparto è sia qualitativamente che quantitativamente in rosso. Si è salvato Avogadri, già in grado di macinare chilometri sulla fascia, in mezzo Bini ha fatto leggermente meglio di Mei, mentre sulla sinistra Calderoni stenta e recuperare la forma di due stagioni fa. Il problema è all'ordine del giorno per il ds De Falco, che in settimana chiuderà un'operazione o forse due: probabile torni Ricky Rickler, ormai chiuso a Chievo dall'arrivo di due pari ruolo, e non è da escludere che alla fine arrivi anche Rivalta.
Rimane una squadra spettacolare, a tratti scoppiettante, portata al gioco offensivo come da tempo non si ricordava. In una parola, divertente. Il Piace ha giocato gli ultimi 40 minuti con quattro punte vere in campo: Guzman, Graffiedi, Tulli e Cacia. Esperimento che non sarà ripetuto spesso, ma la sensazione è che sarà un Piace d'attacco.
Non rimane che dare fiducia al Mindo e ai suoi ragazzi.