Anche la terza edizione del Progetto Scuole Cip (Sport-Integrazione) é terminata con lusinghieri risultati: sono state coinvolte 33 scuole e 127 classi tra città e provincia, e sono stati praticati 11 sport. L'organizzazione ha fatto capo al Comitato Regionale del Comitato Paralimpico e la direzione a Franco Paratici, Delegato provinciale del Comitato. Importanti i numeri, ma soprattutto il lavoro capillare svolto dagli organizzatori, tenendo presente che la finalità é promuovere l'integrazione nelle classi e favorire l'inserimento dei disabili nelle società sportive convenzionali per poter proseguire l'attività anche al di fuori della scuola.
Su tutti ha prevalso il judo che é stato praticato in 20 istituti da tre nuclei di tecnici dato l'altissimo numero di richieste: Sakura di Piacenza, Judo San Polo di San Polo e Judo Tempesta di Cortemaggiore. Da assimilare al judo, seppure differente in quanto arte marziale, un corso pomeridiano di Quan ki do tenuto dal tecnico Elisa Frasani. La pallacanestro per disabilità mentale si piazza al secondo posto tra gli sport praticati, seguita da orientereeing e danza sportiva, utilizzati momentaneamente per le disabilità più gravi, il tennis per disabilità mentale, l'arrampicata sportiva e l'atletica. Infine sono stati presi in considerazione tre sport sperimentali: le bocce, presso il Centro La Farnesiana, il tennis tavolo, praticato nel Comprensivo di Fiorenzuola con notevole successo, e il sollevamento pesi.
Tutto il progetto é stato coordinato dal gruppo di piscologhe Cip: Chiara Dellaglio, Gloria Montecorboli e Paola Bernard.
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